La vittoria di Kittel alla prima tappa del Tour. Oggi ha bissato (foto LaPresse)

Kittel sbrana tutti. Seconda vittoria al Tour. Nibali ancora in maglia gialla

Redazione

E' Inghilterra. Quindi piove. Non era mai successo in questi giorni, è accaduto oggi. Inizia ai meno trenta, giusto per rovinare un po' la festa ai sei milioni di persone che sono scese in strada per Londra a vedere i corridori passare.

E' Inghilterra. Quindi piove. Non era mai successo in questi giorni, è accaduto oggi. Inizia ai meno trenta, giusto per rovinare un po' la festa ai sei milioni di persone che sono scese in strada per Londra a vedere i corridori passare. Pioggia o non pioggia però non cambia nulla. Vince Kittel. La sua volata un dominio, un assolo, una dimostrazione di superiorità. Secondo Sagan, che non prova nemmeno ad uscire di scia al tedesco. Terzo l'australiano Renshaw che invece prova a uscire ma rimbalza e non può niente se non inchinarsi al più forte.

 

Per il resto una tappa banale da primi giorni del Tour. Ovvero tanta pianura. Ovvero qualche caduta. Ovvero una fuga a due che non va da nessuna parte, amministrata fin troppo generosamente da Barta e Bideau. Alta velocità nel circuito finale. Qualche rischio, a terra ci vanno in una ventina, ma sono graffi e basta, nulla di serio. Cade anche Andy Schleck, un tempo uomo da alta classifica, ora oggetto misterioso. Va giù perché uno spettatore stava dove non doveva stare, ovvero in mezzo alla strada. Nelle prime due tappe era già successo altre volte, qualcuno si era lamentato, l'organizzazione ha fatto però spallucce. Il colpo d'occhio valeva il rischio.

 

Kittel vince e domani potrebbe calare il tris. Si torna in Francia, ma il copione non cambierà. Chi vuole vincere deve stupire, inventarsi qualcosa. Troppo superiore Marcel, troppo potente e in forma, anche perché non ci sono strappi dove staccarlo o affaticarlo, perché non c'è più Cavendish, perché Greipel è uno che si perde quando si inizia a sgomitare, Sagan è veloce ma non velocista puro, Demare non si è ancora visto e Kristoff ha bisogno di più di 200 chilometri per ingranare.

Di più su questi argomenti: