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Berlusconi condanna in contumacia Tremonti a una maggiore collegialità

Enrico Letta raggiunge il Transatlantico, si lamenta perché il sistema elettronico non ha conteggiato il suo voto, poi allarga le braccia: “A questo punto mi sembra chiaro che la crisi non può partire dal Parlamento”. La maggioranza regge, contro la Borsa, lo spread, la Confindustria. I peones del Pdl si danno delle pacche sulle spalle, Marco Milanese, a differenza di Alfonso Papa, non è stato consegnato al carcere. Ma i volti distesi si fanno duri quando ai deputati si chiede di Giulio Tremonti, l’ingrato, il freddo Tremonti che ha preferito partire per Washington nel giorno in cui Montecitorio decideva il destino del suo ex braccio destro.

23 SET 2011

Resistere e rilanciare

Il Cav. incassa la pace tra Bossi e il Quirinale e studia la difesa su Mills

Silvio Berlusconi resiste, non ha nessuna intenzione di dimettersi e vuole rilanciare già oggi sulla giustizia. Il vertice di maggioranza che si riunirà questo pomeriggio a Palazzo Grazioli non sarà soltanto un conclave sviluppista, come invece annunciato nei giorni scorsi. Berlusconi non vuole subire l’onta della condanna in primo grado a Milano sul processo Mills, sentenza che potrebbe arrivare il mese prossimo: i tempi per un disegno di legge in Parlamento ci sono. A tarda sera il premier sembrava soddisfatto a chi ha avuto modo di parlarci. Leggi Il Corsera offre una buona uscita al Cav., i direttori berlusconiani apprezzano ma respingono. Così

22 SET 2011

Così Gianni Letta sta impedendo un 25 luglio (involontario?) del Pdl

“Fermi tutti, altrimenti lui pensa che sia un complotto”. Nel giorno in cui una maggioranza sfarinata va sotto per cinque volte alla Camera la situazione è riassunta nel realismo politico di Gianni Letta. Il tramestio che attraversa il governo e la maggioranza è tutto nel buon senso contenuto nelle poche parole consegnate lunedì sera al telefono dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio a uno dei massimi dirigenti del Pdl che si proponeva come latore di un messaggio tanto complicato quanto fraterno a Silvio Berlusconi

21 SET 2011

Sotto colate di melma la politica chiude per eccesso di puzza

Il distillato d’intercettazioni sul Cav. a Bari e la lotta nel fango

I deputati abbandonano l’Aula, prima alla spicciolata, poi in massa, di corsa, si svuotano anche i banchi del governo, la seduta è sospesa, il ministro Raffaele Fitto si abbandona a una battuta: “Ci stanno gasando”. Andrea Sarubbi, giovane e informatizzato parlamentare cattolico del Pd, riferisce in diretta via Twitter: “So che la notizia si presta a battute facili, ma la seduta è stata sospesa per puzza. Forse un problema all’aria condizionata”.

16 SET 2011

Sulle intercettazioni Napolitano dà ascolto al Cav. (ma il decreto no)

Altro giro, altro fango

Silvio Berlusconi ha provato a “sensibilizzare” Giorgio Napolitano, in quanto presidente del Csm, sulla “barbarie delle intercettazioni” telefoniche che già oggi riempiranno ancora i quotidiani con spezzoni di conversazioni private del premier e degli imputati nelle inchieste parallele di Bari e Napoli. Salito al Quirinale anche per riferire al presidente della Repubblica dei contatti avuti martedì a Strasburgo con le autorità europee, ieri il presidente del Consiglio a un certo punto ha avanzato l’ipotesi di presentare immediatamente un decreto sulle intercettazioni.

15 SET 2011

Camera oscura

Quel che resta di Fini? Troppa libertà, futuro incerto e molti rimpianti

“Se soltanto si fosse dimesso prima del 14 dicembre…”, sospira Fabio Granata, che forse è il più generoso e rodomontesco dei deputati di Futuro e libertà, uno di quelli che non finge, perché a lui è chiara la natura di quei fischi consanguinei, pochi ma taglienti, che domenica hanno spinto Gianfranco Fini a chiudere frettolosamente il comizio di Mirabello: “Si era creata attesa.

14 SET 2011

Il Cavaliere e lo scorpione

Così diversi, così lontani, eppure mai così vicini. “Anche loro sono dei vecchi arnesi della politica. Stanno là dentro da più di trent’anni”. Per la prima volta, la settimana scorsa, mentre parlava alla festa di Atreju, Silvio Berlusconi, per un attimo, prima di ritrovare lo slancio giovanilistico che gli è più consueto, è finito con l’accostare la propria immagine a quella dei vecchi professionisti della politica, che ovviamente, per lui, stanno soprattutto a sinistra.

13 SET 2011

Berlusconi interviene alla festa di Atreju

Quelli che tutto è pronto per sostituire il Cav. (Ma poi chi glielo dice?)

In teoria è tutto pronto, ma in pratica c’è un problema: chi lo va a dire a Silvio Berlusconi? Nel Pdl in cui, per citare Denis Verdini (fonte Corsera) “è tutto uno sbattere d’ali”, esiste un piano apparentemente perfetto per sostituire in corsa il Cavaliere con Angelino Alfano alla presidenza del Consiglio. Ne hanno discusso alla corte di Palazzo Grazioli, lunghi conciliaboli (un po’ tremebondi) che fino a ieri si sono sempre interrotti sulla soglia dello studio privato del presidente del Consiglio. Ci vuole fegato.

09 SET 2011

La paura della tempesta perfetta sveglia l’Italia ma fa tremare l’euroarchitettura

Mai come stavolta le preoccupazioni del Quirinale sono servite al Cavaliere per respingere, con garbo, Giulio Tremonti e ammorbidire anche le “talvolta irragionevoli” (sono parole del premier) posizioni della Lega. Lunedì sera, dopo aver letto un comunicato della presidenza della Repubblica dal contenuto volutamente generico ma dal tono ammonitorio (“si è ancora in tempo per introdurre in Senato misure capaci di rafforzare l’efficacia e la credibilità della manovra”), Gianni Letta ha ricevuto una telefonata che ne esplicitava ulteriormente il senso. Leggi Governo debole, decisioni forti - Leggi Zenga zenga in Padania

07 SET 2011

Due delfini in gara

Formigoni e Alfano per ora vanno insieme, poi si vedrà

Sono animati da una reciproca e cordiale diffidenza, si conoscono da tempo, si telefonano talvolta, si descrivono amici e persino si assomigliano: l’uno più giovane e siciliano, l’altro più anziano e settentrionale, praticano entrambi l’arte della dissimulazione che è antica ginnastica democristiana. E dunque Roberto Formigoni storce un po’ il naso quando il segretario del Pdl ricandida Silvio Berlusconi alla presidenza del Consiglio per la terza volta in una sola settimana, ma non lo dice. Si tratta di un’ingenuità, pensa Formigoni, per il quale valgono “le parole che il Cavaliere ha consegnato a Fedele Confalonieri sul suo prossimo ritiro”.

06 SET 2011
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