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Verso il congresso del Pdl - Anno XV della Sua era

Caro Cav, solo tu puoi fermare i democristiani e cambiare le istituzioni

Il discorso con cui il 27 marzo Silvio Berlusconi aprirà il congresso di fondazione del Popolo della libertà non sarà di circostanza: come anticipato dal Foglio, questa volta non si è affidato a ghost writer, da settimane scrive di suo pugno e lima e per avere un effetto di maggiore solennità potrebbe addirittura leggere il discorso anziché parlare a braccio. Leggi Alessandra Mussolini, cuore ex-post-neo-fascista e metodi pannelliani di Marianna Rizzini

23 MAR 2009

Strapoteri del Cav.

C’è dramma e dramma. Quello evidente, tangibile, accompagnato dalle lacrime o dallo scherno, che suscita fastidio o empatia, ma è immediatamente compreso da tutti e tutti ne parlano. E’ il dramma del vinto, non importa che abbia perso la battaglia o la guerra: è il dramma di Veltroni. E poi c’è un altro dramma, più sofisticato, più segreto, impalpabile, quasi oscuro.

25 FEB 2009

Morale della favola

Il politico che dice di avere le mani pulite fa un gesto sguaiato e nemmeno si salva. Non andò bene a un leader di primo piano come Enrico Berlinguer, il segretario del Pci che s’intestardì sulla questione morale.

29 DIC 2008

Coraggio, diamogliela vinta

La vera sciagura saranno gli obamiani italici

Un po’ per tigna, un po’ per una certa consuetudine con il tavolo verde, so che finché hai una fiche e una sedia, non hai ancora perso. La vittoria gli altri se la devono comunque sudare. Obama ha sudato, mese dopo mese, andando a mille, adrenalina al massimo, mettendo in riga tutti. Leggi Un trionfo cinicamente amoroso, e con nonna in cielo di Annalena Benini

05 NOV 2008

L'analisi politica di Lanfranco Pace

Premier e imputato

Cosa avrebbero fatto Veltroni o D’Alema o Piero se avessero vinto le elezioni in modo netto, inconfutabile, confortati da un larghissimo consenso popolare, riportando per giunta un grande successo personale e appena un mese dopo fossero dovuti comparire di fronte a un tribunale presieduto da un magistrato “nero anzi nerissimo”?

22 GIU 2008

Separati alla nascita, oggi di nuovo assieme

Perché Berlusconi e Sarkozy sono sì fratelli ma certo non gemelli

Uno spettro si aggira in Europa, nei centri studi, negli istituti che analizzano a freddo la cosa politica. E’ il sarko-berlusconismo , dove con la giustapposizione del presidente francese sul premier italiano e viceversa si intende definire il fenomeno di questi anni, la trasformazione profonda, di immagine e di idee, della destra del Vecchio continente. Leggi l' intervista a Sarkozy pubblicata sul Foglio del 7 aprile 2007 Clicca qui per leggere il Monde sul sarko-berlusconismo

03 GIU 2008

Massimo D’Alema

Dopo aver traslocato da Palazzo Chigi a palazzo Cecchi Gori, una mattina incontra per caso due vecchi compagni, dei tempi lontani della Fgci, oggi uomini di mondo, di successo e sempre di sinistra. I tre parlano simpaticamente, c’è anche il tempo per un caffè. Poi appena lui gira l’angolo, per tornare in fondazione, uno dei due dice all’altro: “Aho’ me sa che questi se so’ rimpannucciati, hanno la faccia de quelli ch’hanno svortato”.

30 NOV 1999

Tapie Bernard

Dal Foglio del 3 giugno 2001 Se l’era detto e ridetto ogni giorno, per tutti i sette mesi in cui era la matricola n. 265 449 G e occupava la cella 3/207 del quartiere Vip del carcere parigino della Santé,: tornerò. Come il conte di Montecristo. E Bernard Tapie, detto Nanar, è tornato. Alla grande. Il simbolo degli anni ottanta, il “Vautrin dell’era catodica” come l’ha definito il settimanale Le Point, il personaggio più balzacchiano del Dopoguerra, il saltimbanco di genio nato povero e vomitato dalle elite di ogni genere, non solo è tornato a furor di popolo alla testa dell’Olympique di Marsiglia, con cui vinse nel 1993 la Coppa dei Campioni, per ora solo e unico club francese di football ad essere riuscito nell’impresa.

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