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Merah, eroe di questi tempi

Caroline Glick, senior editor del quotidiano israeliano Jerusalem Post, ce lo spiega così: “Mohammed Merah non è un lupo solitario, aveva molti complici e alcuni non sono neppure musulmani. La reazione dell’occidente è stata quella della negazione”. Sulla strage di Tolosa è in corso un’operazione di dissimulazione che passa attraverso la costruzione di un grande equivoco.

28 MAR 2012

I cavalieri di Allah

Si chiama i “Cavalieri della Fierezza” l’organizzazione islamica in cui militava Mohammed Merah, il franco-algerino accusato di aver messo a segno la strage alla scuola ebraica di Tolosa, in cui hanno perso la vita un rabbino, i suoi due figli e un’altra ragazzina. Il gruppo era stato fondato nell’agosto 2010 per “diffondere la parola di Allah”. Sui siti islamisti di Francia si invoca la salvezza di Merah: “Preghiamo tutti per il nostro fratello affinché riesca a salvarsi dalle mani dei  miscredenti”. Leggi Nuova strategia europea per al Qaida

22 MAR 2012

L'esodo degli ebrei dalla Francia

Il rabbino Jonathan Sandler, ucciso due giorni fa nella scuola ebraica di Tolosa assieme ai due figli e a un’altra bambina, aveva compiuto il percorso inverso: da Israele alla Francia. Prima di insegnare nella “ville rose”, capitale del sud-ovest francese, Sandler aveva studiato in una yeshiva, una scuola religiosa di Gerusalemme, ed era cresciuto nel quartiere di Kiryat Hayovel, con le sue case che risalgono agli anni Cinquanta.

20 MAR 2012

E ora boicottiamo Israele!

Mentre la comunità ebraica americana discute accanitamente sulla solitudine d’Israele e il possibile strike all’Iran, in Europa l’antisemitismo rialza la testa e lascia a terra un rabbino e tre bambini ebrei. In un duro attacco al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il direttore del New Yorker, David Remnick, scriveva che Israele è ossessionato dall’antisemitismo, che sta perdendo la sua anima pluralista e che il suo principale nemico è la propria paranoia, non l’Iran atomico. Leggi Lo scooter, l’arma, il precedente e dieci anni di antisemitismo a Tolosa - Guarda la puntata di Qui Radio Londra Il terrore di Tolosa contro i bambini di Israele

20 MAR 2012

Il commento

L'attentato di Tolosa e l'inizio dell'Intifada francese

Un professore e tre bambine di 3, 6 e 8 anni, è il bilancio del gravissimo attentato alla scuola ebraica di Tolosa. Restano da appurare i colpevoli della strage, ma l'attacco ha colto di sorpresa pochi osservatori. Non c'è edificio ebraico in Francia che non sia oggi sotto protezione della polizia. Poche settimane fa il ministero dell'Interno di Parigi ha diffuso le statistiche sull'ondata di giudeofobia francese. Leggi Attentato davanti a una scuola ebraica in Francia

19 MAR 2012

Gli amici della Siria

Domani a Tunisi si riuniscono gli “Amici della Siria”, l’iniziativa diplomatica, forte della presenza di 76 paesi, voluta da Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Turchia, Unione europea e Lega araba. Non ci sarà la Russia, che assieme alla Cina ha posto il veto su una risoluzione dell’Onu che chiedeva al presidente siriano Bashar el Assad di farsi da parte. Leggi Sull’intervento contro Assad pesano gli spettri di dieci anni di guerre - Leggi La morte di Marie Colvin e il pretesto per cacciare Assad di Paola Peduzzi

23 FEB 2012

Il giorno del giudizio in Israele

Una fredda mattina di fine gennaio, le ambulanze sfrecciano dentro Haifa, il porto più grande d’Israele. C’è appena stato un attacco missilistico con una “bomba sporca”, armata al cesio radioattivo 137. Medici e paramedici decontaminano i superstiti, le autorità informano il pubblico: “L’inimmaginabile” è successo nel cuore dello stato ebraico. L’esercitazione, nota come “Nube oscura”, ha fatto parte del piano dell’Home Front Command per preparare il paese in caso di guerra con l’Iran. Leggi tutte le puntate sulla storia preventiva dello strike di Giulio Meotti

19 FEB 2012

La guerra dei trent'anni sta per finire

C’era un tempo in cui Ezer Weizman, il fondatore dell’aviazione israeliana, stringeva accordi economici con il ministro per gli Armamenti dell’Iran, Hassan Toufanian. C’era un tempo in cui Yaakov Shapiro, l’ufficiale israeliano che curava i rapporti con gli iraniani, veniva ricevuto a Teheran “come un re”. C’era un tempo in cui la sola ambasciata con la stella di David in tutto il medio oriente era quella a Teheran. C’era un tempo in cui si vedeva un viavai di tecnici israeliani nel centro nucleare di Isfahan.

15 FEB 2012

La cura di Sneh

A Entebbe il generale Ephraim Sneh era noto a tutti come “il dottore”. Il 4 luglio 1976 tra le sue braccia morì Yoni Netanyahu, fratello dell’attuale primo ministro d’Israele e a capo del celebre blitz ugandese che liberò gli ostaggi. Con Sneh nella Sayeret Matkal, le teste di cuoio israeliane, c’era la “cabala del commando”, ovvero Benjamin Netanyahu, primo ministro, Ehud Barak, ministro della Difesa, e Moshe Yaalon, il vice premier noto come “the brain”, il cervello.

15 FEB 2012

Nella mente dello strike

Sta per scoppiare la guerra fra Iran e Israele, bombarderemo i siti iraniani prima del previsto, le sirene ci sveglieranno di prima mattina e il comando interno ci dirà come entrare nei rifugi. Il resto sarà storia”. Così Sever Plocker, vicedirettore del maggiore giornale israeliano, Yedioth Ahronoth, lancia l’allarme sul countdown, il conto alla rovescia verso la resa dei conti fra lo stato ebraico e la Repubblica islamica dell’Iran. Leggi la prima puntata Countdown, storia preventiva dello strike - Leggi la seconda puntata Mañana. La guerra fantasma d’Israele

12 FEB 2012
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