La lavanderina non è più così bella Ci si immaginava le lavanderie di condominio come luoghi massimamente erotici, dove tra uno stenditoio e un’asciugatrice potevano avvenire cose interessanti. Fra dirimpettai, vicini di balcone, in attesa che la lavatrice facesse il suo corso con le lenzuola o il completo da jogging. In un ormai antico telefilm americano, “Melrose Place”, ambientato in un residence, succedeva più o meno così. 07 GEN 2010
Come polverinizzare il Lazio Loretta Napoleoni vive a Londra ma su Facebook, dove ha circa 600 fan, le hanno detto che deve assolutamente diventare presidente della regione Lazio. In quanto esperta di finanza e di terrorismo. Ma soprattutto molto progressista. Così progressista e attenta alla realtà non immediatamente visibile da non avere mai creduto alla balla della minaccia del terrorismo islamico, né a quella dei benefici della caduta del Muro di Berlino e della diffusione della democrazia, ma nemmeno alla possibilità di convivere serenamente con la globalizzazione, che anzi favorisce il crimine organizzato. 05 GEN 2010
No, viaggiare Dopo l’attentato di Natale sul volo Delta da parte del giovane e depresso, sessualmente frustrato terrorista islamico, sugli aerei diretti in America non si può più andare in bagno a sessanta minuti dall’atterraggio. Né dormicchiare sotto una coperta. Se anche si riuscisse a usare la toilette sessantun minuti prima dell’arrivo, da lì in poi il pensiero del divieto di alzarsi provocherà crampi, parti prematuri, appendiciti acute a tutti i viaggiatori. 29 DIC 2009
Piccolo scandalo Nella rubrica a pagina tre dell’Unità Francesco Piccolo, scrittore e sceneggiatore, appassionato di politica ma solo come osservatore e votante, scrisse a proposito di sinistra e antiberlusconismo: “Siamo costretti a stare sempre insieme con forcaioli, violenti, reazionari, comici diventati messia, gente che starà bene soltanto quando vedrà tutti in galera, altri che fanno una satira di serie C e altri ancora che mandano mail a tutto il mondo con barzellette su Berlusconi o sull’altezza di Brunetta”. 28 DIC 2009
Da Santoro ai piccoli giornali, è esploso il narcisismo paranoico L’altra sera, alla fine di Annozero, Michele Santoro, sentendosi il Papa, ha fatto gli auguri di Natale a Silvio Berlusconi e a Gaspare Spatuzza, per sobrietà soltanto in italiano. E Antonio Polito, sentendosi ferito nel’onore, non è andato ad Annozero per non incontrare Marco Travaglio, col quale litiga appassionatamente via giornali, sempre perché telefonarsi non va più di moda, e sicuri che la storia si fermi, attonita, in attesa di sapere a che punto è la guerra. 20 DIC 2009
L’immortalità insanguinata di un Cav. pugile Silvio Berlusconi, colpito in faccia da un Duomo per turisti (oggetto kitsch per eccellenza, nota di leggerezza che persino negli attentati resta incollata al Cavaliere), non si rassegnava a perdere i sensi, ad accasciarsi, a lasciarsi portare in ospedale come avrebbe chiesto chiunque, con naso, denti, labbro spaccati da un colpo violento e a tradimento. 19 DIC 2009
Il Cav. come la Gioconda L’impossibilità di schiudere le labbra gli ha regalato un sorriso enigmatico, genere Gioconda, che gli dona molto e che si potrebbe riutilizzare in circostanze anche non incerottate, per un effetto meno fluorescente del solito: durante il saluto nel pre ritorno a casa, infatti, Silvio Berlusconi ha tenuto rigorosamente chiusa la bocca, non volendo mostrarsi sdentato al mondo, e ha riscosso grande successo. Ammaccato va bene, tumefatto anche, bendato per forza, con il naso nero che si intravede sotto le garze perfino, ma sorridere senza denti non si può. Leggi Perché lo odiano 17 DIC 2009
Annalena dentro il “Nuovo Cinema Mancuso” Tendenza Mariarosa, ovvero l’arte di vivere senza mai uno sbadiglio Dovendo scrivere di Mariarosa non posso chiedere a Mariarosa, è una fregatura. Spesso, prima di proporre frivolezze, le mando un messaggio per commentare lo spunto: se lei risponde con una battuta perfida è fatta, vuol dire che l’articolo si può scrivere, naturalmente rubando e plagiando la sua battuta e senza mai dirle grazie. Leggi Ci vediamo tutti al Nuovo Cinema Mancuso 17 DIC 2009
Al Cav. è riuscito un altro miracolo: fare ridere i salotti dei perennemente indignati "Pensa che divertente se invece che a Milano era a Parigi”, cioè se invece di un Duomo gli tiravano una Tour Eiffel. O una Torre di Pisa, almeno. Visto che comunque è andata bene (due tamponi che escono dalle narici, la faccia gonfia, il labbro nella garza, un ematoma sotto l’occhio), si vorrà mica essere così ammuffiti, così bigotti da deplorare un po’ di scherzosità, di festosità attorno a Ecce d’Uomo? Quelli molto eleganti e quindi perennemente scandalizzati dal comportamento del presidente del Consiglio, hanno improvvisamente ritrovato il sense of humour. 15 DIC 2009
C'era un Romano in Cina L’ultima volta era stato avvistato alla stazione di Bologna, da solo, in una grandiosa imitazione di Corrado Guzzanti: “Mi fermo dietro la sua bella linea gialla e aspetto, passan dei bei giorni, con la sua bella coerenza, non mi muovo, non faccio polemiche”. Si susseguono le stagioni, la pioggia, la neve, il caldo, le rane, i piccioni, i teppisti che lo incendiano, ma Romano Prodi non strilla, perché è una persona seria e perché “c’è la sua bella combustione da fare”. 10 DIC 2009