La censura social del Bangladesh Vorrei un’ennesima volta abusare di questo spazio per chiedere a qualcuno dei miei amici – o “amici”, come preferite – di Facebook o di Conversazione con A.S. su Facebook, a scanso di illazioni cospiratorie, che la ragione per cui sono assente da alcuni giorni è che il governo del Bangladesh, dove m 27 NOV 2015
Quant'è difficile per Ezio Mauro lasciare Repubblica durante una guerra mondiale Leggo – dal Bangladesh, dove sto viaggiando – che Ezio Mauro lascerà la direzione di Repubblica dal prossimo 14 gennaio. Sono contento per lui, che comincerà una terza delle sue sette vite nella forma migliore. 25 NOV 2015
Tra Siria, Turchia e Russia: un esempio di “comunità internazionale” Allora: gli stati che intervengono dal cielo in Siria sono costretti a limitare le proprie operazioni per l’ingorgo e l’assenza di coordinamento. La Turchia abbatte un bombardiere russo. Gli aeroporti civili del Kurdistan iracheno, nella capitale Erbil e a Suleimanya, sono stati chiusi per la minacc 25 NOV 2015
“Ma le bombe no, eh!”. Perché i cristiani sottovalutano la pratica genocida contro le comunità cristiane Argomentare una pratica genocida nei confronti delle comunità cristiane nel vicino oriente attraversato dalla guerra per bande, è superfluo, salvo per chi non voglia vedere. Però sono molti a non voler vedere, cristiani benestanti compresi. In quelli che vedono e soffrono, pesa la lunga abitudine a un’idea di pace che si rassegna alla persecuzione. 23 NOV 2015
Pace, guera, islam e altre parole abusate L’abuso della parola guerra produce anche questo danno collaterale: che le innumerevoli persone cui basta dichiarare “Io sono contro la guerra”, hanno un pretesto in più per non affrontare la questione. Anche l’abuso della parola islam, che diventa un pretesto per non vedere che c’è una società crim 21 NOV 2015
Bambini, grandi e Parigi E’ in via di allestimento un numero verde tenuto da bambini sotto i 12 anni, per spiegare ai grandi che cosa è successo a Parigi. 20 NOV 2015
Saint Sulpice Ci sono molte comunità. Una è quella dei cosiddetti tifosi di calcio turchi, quelli che fischiano e gridano Allah u Akbar durante il minuto di silenzio per i 128 ammazzati di Ankara, fischiano e gridano Allah u Akbar durante il minuto di silenzio per i 129 ammazzati di Parigi. Una lezione sulle soli 19 NOV 2015
Il Bataclan e Israele Caro Giuliano, pubblicando il testo di “Kiss the Devil”, temo che ti sia sfuggito il legame fra il Bataclan e gli stessi Eagles of Death Metal, e Israele. Anch’io me ne intendo troppo poco e vedo che il loro primo album si intitolava “Peace, Love, Death Metal”. Vedo che non sono una band Death Metal 18 NOV 2015
Andrea, più sventurato di Orfeo Vorrei esprimere tutta la compassione di cui sono capace al giovane Andrea, il ragazzo di Valeria, uccisa al Bataclan. Provo a immaginarlo. Erano in quattro, sono fuggiti, a un certo punto si sono accorti che Valeria non c’era più. Sventurato più di Orfeo, colui che ha perduto la sua Euridice per no 17 NOV 2015
Terrore e guerra Perché la Siria, l’Iraq, lo Yemen, la Nigeria, la Libia (eccetera), la città di una redazione europea e la sponda settentrionale del Mediterraneo (eccetera) sono vasi sempre più direttamente comunicanti. 14 NOV 2015