L'imam della moschea Al Tawheed

Quell'imam che dice che le donne di Colonia se la sono cercata

Adriano Sofri
L’imam ci ha comunicato obliquamente che quando sente un profumo di donna viene preso da un impulso irresistibile a violentarla. A parte questo, si esita a infierire perché il mondo è pieno di uomini frustrati e ottusi di tutte le credenze e le miscredenze.

Ho controllato sulla benedetta Wikipedia: l’acqua di Colonia è invenzione (legalmente riconosciuta) di immigrati italiani nella città renana, all’inizio del ’700. Proprio là un disgraziato che si dichiara imam della moschea Al Tawheed, nota per la vocazione salafita, ha spiegato in un’intervista che le donne di Colonia se la sono cercata, perché erano svestite e profumate. L’uscita ha avuto gran risonanza, e se l’è cercata. E’, come spesso certi proclami maschili, una disarmante confessione. L’imam ci ha comunicato obliquamente che quando sente un profumo di donna viene preso da un impulso irresistibile a violentarla. A parte questo, si esita a infierire perché il mondo è pieno di uomini frustrati e ottusi di tutte le credenze e le miscredenze. E l’islam comprende lui e la regina Ranja, dunque possiamo scegliere chi ascoltare come esperto di profumi. Si può guardarsi dal dare troppo rilievo alle fesserie più ingenti perché vengono pronunciate in nome dell’islam, e relegarle alla rubrica delle bizzarrie. Però l’altroieri il Gran Mufti dell’Arabia Saudita, Sheikh Abdulaziz Al-Sheick, nel corso di un programma televisivo, ha risposto a una domanda teologica sul gioco degli scacchi. (Il gioco viene, dice Wikip, dall’India attraverso persiani e arabi, cui deve il nome…). Dice il Gran Mufti che è vietato dall’islam, perché è opera di Satana, fa perdere tempo e soldi e induce a odiare l’avversario. La notizia, ripresa ieri da qualche giornale italiano, precisava che giocare a scacchi è molto popolare in Arabia Saudita, e che proprio ieri, venerdì, giorno di festa, era in calendario un torneo alla Mecca. L’imbarazzante Gran Mufti deplora che gli scacchi rendano il ricco povero, e il povero ricco. Le autorità saudite, cui non mancavano i problemi, decideranno come cavarsela dalla fatwa. I pezzi della scacchiera intanto si configurano così: al bando la mossa del cavallo, bisogna che i ricchi restino ricchi, e i poveri poveri, e che tutti, ricchi e poveri, non perdano tempo a giocare a scacchi e odiarsi, e stiano più a lungo nelle proprie case e a godere delle proprie donne, autorizzate a profumarsi solo per loro. Il paradiso.

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