L'esplosione di ieri alla moschea sciita di Damasco, in Siria (foto LaPresse)

Il listino dei disvalori umani in Siria

Adriano Sofri
Bisogna restare aggiornati. Per esempio, il numero dei morti in Siria, dal 2011 a oggi. Cambia continuamente, come i listini di Borsa, ma solo in una direzione. Adesso la cifra è: "Più di 260 mila". Però si sono aperti i pre-negoziati a Ginevra.

Bisogna restare aggiornati. Per esempio, il numero dei morti in Siria, dal 2011 a oggi. Cambia continuamente, come i listini di Borsa, ma solo in una direzione. Adesso la cifra è: "Più di 260 mila". Però si sono aperti i pre-negoziati a Ginevra. Se andassero bene (nessuno crede che vadano bene) si arriverebbe a un governo di unità nazionale fra sei mesi, e a elezioni fra un anno e mezzo. Se andassero benissimo, si arriverebbe prima o poi a un cessate il fuoco. Sia il governo di unità nazionale che il cessate il fuoco escludono a priori alcune delle formazioni più agguerrite, e i loro più agguerriti nemici. Dunque, se le cose andassero benissimo, o anche solo bene, fra un anno e mezzo il conto dei morti toccherebbe almeno i 400 mila. Un semplice calcolo proporzionale mostra anche a quale cifra ammonterà il calcolo di profughi e sfollati (cosiddetti, per pigrizia ed eufemismo: sono tutti profughi). Se andasse male, o malissimo, fate voi.

 

Prendiamo un'altra cifra, quella dei miliziani dell'Isis uccisi dalla coalizione. Secondo il Pentagono erano 15 mila a luglio 2015, 20 mila a metà ottobre. Nel solo dicembre scorso, i miliziani uccisi sarebbero stati 2.500. Secondo le stesse autorità, il totale a metà gennaio sarebbe salito a 26 mila – qualcun altro ha fatto il numero di 33 mila. Sempre secondo i militari americani, i nemici uccisi ammonterebbero all'87 per cento delle forze armate di cui l'Isis disponeva a giugno del 2014 – calcolo aleatorio, perché quella cifra si aggirava dai 20 mila ai 33 mila. Ancora secondo quelle fonti, l'Isis conta oggi su un numero di combattenti esattamente uguale a quello iniziale. Sicché bisognerebbe augurarsi che i contabili militari americani e i loro alleati esagerino le cifre dei nemici uccisi, perché se fossero fondate significherebbero che il sedicente califfato è in grado di rimpiazzare per intero le perdite, pur così ingenti.

 

[**Video_box_2**]I russi avrebbero ucciso a loro volta 3.600 persone in quasi 5 mesi: 1.400 civili, 1000 miliziani dell'Isis, 1.200 di altre formazioni armate, compresa al Nusra. Il conto è difficile quando la morte miete così all'ingrosso. Nella ex Jugoslavia si credette in buona fede a un numero di vittime più che doppio rispetto a quelle poi accertate. Ma la Jugoslavia era paradossalmente più periferica del vicino oriente. In Borsa, esiste la sospensione per eccesso di ribasso. Nel listino dei disvalori umani no.

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