(foto Ansa)

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Rep. e la teneressima fotografia di Eugenio Scalfari

Andrea Marcenaro

“Avrebbe di certo voluto intorno a sé la famiglia, le due figlie, Donata ed Enrica, e il nipote Simone”, ha scritto la Repubblica. Provate a immaginare che delizia se, vivendo non cento, più di duecento anni, il Fondatore si fosse fermato alla mitezza di uno scatto simile nei tempi opportuni

E’ Repubblica a scriverlo, il giornale naturalmente più consono a ricordare Eugenio Scalfari, il monumento italiano del giornalismo, ma forse meglio, il monumento del giornalismo italiano, scomparso nell’aprile di due anni fa, poco prima di poter compiere il secolo di vita. Il Fondatore è stato ricordato e applaudito da moltissimi l’altro giorno, all’Auditorium di Roma. Così Repubblica ha voluto raccontare i suoi ultimi momenti: “Avrebbe di certo voluto intorno a sé la famiglia, le due figlie, Donata ed Enrica, e il nipote Simone”. Una fotografia tenerissima, molto più che amorevole. Ecco, solo per sfizio provate a immaginare che delizia se, vivendo non cento, più di duecento anni, Scalfari si fosse fermato alla mitezza di uno scatto simile nei tempi opportuni.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.