Una scena da "Fauda" (Netflix)

andrea's version

Sceneggiatori di "Fauda", basta battere la fiacca

Andrea Marcenaro

Con l'uscita di scena di Abu Mazen, non riusciamo a capire per quale indolenza non promuovano subito una sesta stagione

Il capo dell’Autorità palestinese in Cisgiordania, Abu Mazen, ha una certa età. La sua uscita di scena scatenerà il conflitto da parte dei gruppi armati controllati dall’Iran. Il capo della Jihad islamica, Ziyad al-Nakhalah ha ottenuto garanzie di armamenti e soldi per aiutare gli attacchi in Giudea e Samaria. Ismail Haniyeh è il capo di Hamas. Ha incontrato anch’egli la Guida suprema Khamenei che gli ha promesso identico sostegno in denaro e armi per conquistare in joint-venture la medesima Cisgiordania. Lo accompagnava il suo vice Saleh al-Arouri, capo dell’ala militare a Ramallah e responsabile dei recenti attentati. L’esponente di Hamas, Osama Hamdan, guida gli arabo-israeliani che agiscono armati soprattutto a Tel Aviv e Gerusalemme. Bon. Non riusciamo a capire  per quale cavolo di indolenza gli sceneggiatori di Fauda, la Magnifica, non muovano il culo per promuovere subito una sesta stagione che li faccia tutti secchi.

Di più su questi argomenti:
  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.