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Per un pugno di scarpe

Andrea Marcenaro

Notte al gelo, una folla di ragazzi accampati davanti al negozio della Nike di Milano. Qualche idea per risolvere il problema

Notizia da Repubblica, pari pari: “Milano, notte al gelo davanti al negozio Nike. Folla disposta a tutto per le nuove scarpe: si sono portati dietro coperte e plaid pesanti, sciarpe e cappelli per patire il meno possibile il freddo della notte. Così la folla di ragazzi ha dormito davanti al negozio Nike di via Statuto 18. Disposta a tutto per un paio di scarpe Off-White x Nike Air Force 1, Black & Volt, colorways, 170 euri”. Per chi voleva la prova, eccola arrivata. Cioè. Che restiamo il paese governato dalla più formidabile accozzaglia di teste di cazzo mai incontrata nell’Emisfero Nord, resta tanto banale quanto frustrante ribadirlo. Ma non sarà la mera ripetizione di un giudizio ristretto per numero, quanto abusato nell’eco, a poter sconfiggere la formidabile armata dei peni da cranio. E un nero destino toccherebbe allora ai quei cazzoni di figli e nipoti nostri con le scarpe alla moda. A meno che, a meno di non trovare prima cento eroi, cento eredi diciamo di Pietro Micca, disposti nottetempo a pompare duemila tonnellate di cocaina, facciamo tremila, negli acquedotti della Penisola.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.