Foto LaPresse/Fabio Cimaglia

I confini poco chiari della legittima difesa

Andrea Marcenaro

Il buio e gli altri limiti della legge approvata dalla Camera 

Anche ieri, niente di strano. Si potrà sparare dalle 21,30 a circa le 6, d’estate, e dalle 17 in poi, d’inverno. Se per “di notte” s’intende il buio. Se per “di notte” intendono che si può sparare anche quando è tardi, ma fa chiaro, non si capisce perché penalizzare mezzogiorno, che si vede anche meglio. Dovrebbe seguire circolare. Utile sarebbe stato precisare che se buio dev’essere, buio sia. Si accende la luce artificiale? Non si deve? Personalmente, meglio alla cieca. Si dice pure: sparare alla cieca. Che si cacano più sotto. Un sordo che non sente il ladro potrà far fuoco dall’imbrunire all’alba, spero. Anzi, dovrà. Ai diversamente abili, diritto al mitra. Ai gay, due mitra. Transgender, decidano un po’ loro. Alle donne sole in frazione isolata, bombe a mano fornite dalla Regione. Se ci sono i fondi. Bah, se la vedrà il magistrato. Il magistrato? Ma va? Una scritta è comparsa sui muri di Roma: “In vino veritas, in vodka figuriamoci”.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.