La vita segreta degli scrittori

Andrea Frateff-Gianni

Guillaume Musso, La nave di Teseo, 275 pp., 19 euro

E’ una straordinaria dichiarazione d’amore nei confronti della scrittura e della letteratura in generale il nuovo libro di Guillame Musso intitolato La vita segreta degli scrittori, edito in Italia da La nave di Teseo.
 La storia è quella di Nathan Fawles, scrittore maledetto diventato autore di culto che a un certo punto della sua vita per misteriosi motivi decide di abbandonare la scrittura e autorecludersi in una villa a picco sul mare, simile a quella di Malaparte a Capri, sull’immaginaria isola di Beaumont. Isola selvaggia lontana dalle rotte turistiche che nella descrizione ricorda un po’ Hydra e un po’ le Porquerolles. Sulle tracce di questo Salinger franco-americano si mettono contemporaneamente un giovane aspirante scrittore che nessuno vuole pubblicare, Raphaël Bataille, e una seducente giornalista svizzera, Mathilde Monnay. Succede però, come in ogni thriller che si rispetti, che poco dopo il loro approdo sul paradisiaco atollo venga ritrovato il cadavere di una donna orrendamente mutilata. Nasce così l’intrigo che inghiottirà il lettore e lo terrà imprigionato fino all’ultima pagina in un crescendo di suspense e colpi di scena che renderanno la lettura avida e stupefatta.

  

Guillame Musso – che è il più venduto tra gli scrittori francesi viventi ed è tradotto in oltre cinquanta lingue – infarcisce la narrazione di riferimenti letterari e contemporaneamente costruisce attraverso un micidiale gioco di specchi che coinvolgerà tutti i personaggi della storia un intreccio impeccabile pieno zeppo di flashback e riflessioni esistenziali. Quale sarà il motivo che avrà spinto lo scrittore ad abbandonare la letteratura e a rifugiarsi con la sola compagnia di un golden retriever in totale solitudine sull’isola di Beaumont? Che ruolo reciteranno il giovane Raphaël e la bella Mathilde nella storia? E soprattutto chi è la donna trovata morta sulla spiaggia e chi l’ha ridotta in quelle tremende condizioni? “Ognuno ha tre vite: una vita privata, una vita pubblica e una vita segreta…” dice Gabriel García Márquez, quale sarà quindi il segreto di Nathan Fawles? Arrivare alla scoperta del mistero sarà solo uno dei piaceri a cui sarà sottoposto il lettore. Musso infatti non risparmia critiche all’ambiente letterario e agli stereotipi che accompagnano nella vulgata la percezione degli scrittori visti dall’esterno. “La vita dello scrittore è una merda”, dice Nathan Fawles a un certo punto al giovane Raphaël, e le parole dedicate agli agenti letterari e agli editori “che passano il tempo seduti a pranzo alle tre del pomeriggio nei ristoranti di Midtown o di Saint-Germain-dès-Prés” non sono certamente lusinghiere.

  

Da manuale è sicuramente il personaggio di Nathan Fawles, ghiotto di whisky giapponese, a metà tra Elena Ferrante e Philip Roth, tormentato in polo blu navy a bordo del suo Riva con inserti in mogano, attorno al quale tutta la storia è costruita. Forse il miglior Musso di sempre.

  

LA VITA SEGRETA DEGLI SCRITTORI
Guillaume Musso

La nave di Teseo, 275 pp., 19 euro

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