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Terrazzo

Addio alla Geller House di Breuer a Long Island. Al suo posto, un campo da tennis

Manuel Orazi

È stata demolita la prima opera realizzata a New York dall'architetto europeo che ha fatto parte del ristretto ma significativo manipolo ungherese degli studenti-docenti della Bauhaus

Da pochi giorni è stata demolita la Geller House a Lawrence (Long Island), prima opera di Marcel Breuer a New York, la città dove l’architetto europeo americanizzato si stabilì definitivamente dopo un lungo peregrinare. Nato a Pecs, nell’Impero asburgico, ha fatto parte del ristretto ma significativo manipolo ungherese degli studenti-docenti della Bauhaus come László Moholy-Nagy, con cui collabora a Berlino. Tutti conoscono i suoi mobili in tubolare, in particolare la sedia Wassily (grande bestseller nato nel 1925 e prodotto da Knoll) ottenuta piegando un tubo d’acciaio su modello delle biciclette, però più fastosa perché impreziosita dal cuoio o dalla vacchetta, oggi visibile al MoMA oppure nelle sale d’attesa dei migliori dentisti italiani.

 

Fuggito dalla Berlino nazista prima a Londra e poi ad Harvard, segue il suo preside Walter Gropius, con cui apre anche uno studio professionale (1937-1941), sicché è fra i massimi responsabili della penetrazione del modernismo negli Usa. La Seconda guerra mondiale aveva stimolato la ricerca sulle abitazioni prefabbricate e a basso costo, così dopo la separazione professionale Gropius cercò un altro socio, Konrad Wachsmann, con questo scopo: ordinare per corrispondenza e montarsi la casa da soli. Fu un disastro commerciale, naturalmente; ciò non toglie che ci provarono in molti, Buckminster, Fuller, e lo stesso Breuer (Plas-2-Point House, 1942), ma poi con la fine della guerra questo tipo di progetti andava offerto a un nuovo pubblico, più abbiente. Ogni occasione progettuale era buona per verificare la bontà del progetto, specie il cottage per le vacanze estive che l’architetto ungherese si costruì a Wellfleet, Massachusetts, accanto a quello del suo amico e connazionale György Kepes, docente al New Bauhaus di Chicago fondato da Moholy-Nagy.

 

I coniugi Bertram e Phyllis Geller, genitori di tre figli, volevano mantenere sott’occhio la prole in ogni momento del giorno, e per questo la casa ha una cucina dalla quale si poteva vedere sia la zona giorno sia la zona notte, separate da un piccolo patio. Non era la prima volta che Breuer progettava una casa a doppio nucleo o “bi-nucleari”: le case erano letteralmente divise in due parti, in modo che vi si potesse accedere dalla divisione. Era però la prima volta che avveniva in una zona così lussuosa, vicino agli Hamptons cioè. Giovò dunque molto alla fama di Breuer, che nel 1949 ne realizzò un’altra dimostrativa nel giardino del MoMA e invase coi suoi mobili anche le residenze più lussuose, sebbene continuasse a ripetere che il modernismo non era un nuovo stile, ma una mentalità. Un campo da tennis sostituirà invece la Geller House con grande – e più che legittimo – scorno del New York Times. 

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