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Ted Lasso, dolce e amaro. La serie sul calcio senza calcio

Gaia Montanaro

Nata da un spot pubblicitario, ha fatto incetta di Emmy Awards. Racconta la storia di un allenatore di football americano, catapultato dal college alla Premier league inglese. Tutto quello che c'è da sapere sulla comedy disponibile su Apple Tv+

Ted Lasso ha fatto incetta di premi agli Emmy Awards di quest’anno (e il suo protagonista ha vinto pure un Golden Globe). La serie comedy dolceamara ruota attorno alle vicende di un allenatore di football americano (giocato a livello di college) che si trova di colpo catapultato ad allenare una squadra di calcio inglese, l’AFC Richmond. Due stagioni da dieci e dodici episodi ciascuna disponibili su Apple tv+ in cui Ted viene scelto da Rebecca Welton – la neopresidente della squadra – per guidare il proprio club che gioca in Premier League.

    

       

In realtà la donna sta facendo tutto questo per vendicarsi dell’ex marito fedifrago, il cui unico vero amore era proprio il Richmond; vuole quindi sabotare il club e farlo fallire. Ted, all’oscuro di tutto, cerca di dare il massimo per la squadra. Nonostante sappia poco o niente delle regole del calcio inglese, il suo spiccato ottimismo e spirito propositivo lo portano a investire sulle relazioni e sui rapporti tra i suoi ragazzi, a oleare meccanismi affettivi prima che tecniche calcistiche. Tutto questo però, dal punto di vista pratico, pare non bastare per ottenere i risultati sperati. La serie Ted Lasso è creata da Jason Sudeikis e Joe Kelly insieme a Bill Lawrence (già creatore di Scrubs), è interpretata da Jason Sudeikis, distribuita da Warner e le musiche sono di Marcus Mumford, front man dei Mumford & Sons. 

  

  

La prima stagione di Ted Lasso. Dove eravamo rimasti?

L’ultima partita disputata alla fine della precedente stagione ha visto il Richmond incassare una sonora sconfitta. La squadra deve quindi ripartire dalla Championship (la serie B inglese), essendo retrocessa. In più è arrivata una nuova collega, una psicologa sportiva, che dovrebbe sostenere la squadra dando loro nuovi strumenti. Ted Lasso rimane però una certezza e, confermato alla guida della squadra, dovrà però fare i conti con gironi ancora più competitivi e caratterizzati da una crudezza agonistica rara. Le regole del gioco del calcio rimangono le stesse ma certo, l’applicazione dovrà nuovamente essere messa a punto. 

 

Da dove nasce il personaggio di Ted Lasso?

Lo spunto per la serie nasce da uno spot pubblicitario in cui il canale statunitense NBC promuoveva la sua copertura della Premier League inglese. Per incentivare il pubblico americano a seguire le partite della competizione inglese, Jason Sudeikis (poi diventato il “vero” Ted Lasso) interpretava un allenatore di football americano che si trovava ad allenare una squadra di calcio, con risultati esilaranti e imprevedibili dati soprattutto dal tentare di applicare il metodo di allenamento del football ad uno sport radicalmente diverso. Lo spot lo potete vedere qui:

  

Quali sono le altre serie ambientate nel mondo sportivo?

Ormai comincia ad essere abbastanza consistente il numero di serie ambientate nel mondo dello sport. È un contesto drammaturgico potenzialmente fertile perché porta in sé possibilità di conflitti, obiettivi chiari da raggiungere e rapporti ed aspetti valoriali su cui far leva. Tra gli altri, ricordiamo Friday Night Lights (sul mondo del football americano), Glow (ambientata nel wrestling femminile), Eastbound & Bound (sul baseball), Spinning out (sul pattinaggio), The English Game (sulla nascita del gioco del calcio in Inghilterra) e Big Shot (sulla pallacanestro). 

 

Ted Lasso è una serie sul calcio senza calcio?

Fino ad ora, come quasi tutte le serie sul calcio, la risposta è sì. È infatti un punto spinoso quello dei diritti di sfruttamento audiovisivo dei marchi calcistici che spesso (quasi sempre in realtà) non vengono ceduti e quindi si è costretti a fare delle serie sullo sport senza riferimenti reali e materiali d’archivio a cui appoggiarsi – o anche solo da evocare. Anche Ted Lasso non fa eccezione e infatti in entrambe le stagioni le partite di calcio giocato messe in scena sono davvero pochissime mentre si utilizzano una serie di stacchi che in una frazione di secondo passano dal calcio di inizio e arrivano al fine partita. Le cose però stanno per cambiare: è notizia di qualche giorno fa l’accordo da 500 mila sterline tra Apple e la Premier League inglese che permetterà di mostrare il proprio materiale d’archivio nella terza stagione della serie. 

 

Com’è la vera squadra del Richmond?

 L’AFC Richmond è una squadra totalmente di fantasia ma molti suoi elementi si ispirano a situazioni o persone reali. La squadra allenata da Ted Lasso Si scontra infatti con club veri come l’Everton e il Manchester City ed il personaggio di Roy Kent è vagamente ispirato al centrocampista del Manchester United Roy Keane. Il sobborgo londinese di Richmond ha una squadra di calcio della zona – l’Hampton and Richmond Borough F.C. – che gioca nella National League South (ben cinque divisioni sotto la Premier League inglese). I colori della maglia sono il rosso e il blu, come per la squadra allenata da Lasso. 

 

Dove abbiamo già visto i protagonisti di Ted Lasso?

Il volto più noto della serie è sicuramente quello di Jason Sudeikis, comico americano conosciuto soprattutto per essere un membro del cast del Saturday Night Live. Ha partecipato a molti film da cassetta e ha fatto apparizioni come comprimario in serie tv quali The last man on Earth e The Mandalorian. Attore di talento ma sempre relegato a ruoli “minori”, ha avuto in Ted Lasso l’occasione per mostrare tutto il suo talento e la sua versatilità. Hannah Waddingham (che interpreta Rebecca) ha recitato in Game of Thrones, Sex Education e I Miserabili mentre menzione d’onore va a Jeremy Swift (l’ufficio stampa della squadra), indimenticabile nel ruolo di Spratt, il maggiordomo di Lady Violet in Dowton Abbey. 

 

Quali sono i temi di Ted Lasso?

Le tematiche che affronta la serie sono quelle della positività, della gentilezza e dello scommettere sugli altri, della collaborazione reciproca e della fiducia, dell’empatia come chiave per le relazioni e dell’umiltà come viatico per perseguire i propri scopi. Forse un po’ buonista? A tratti. Ma uno sguardo positivo sulla realtà in fondo non fa mai male. 

 

Ted Lasso, la serie in due battute

“In un settore che esalta l’ego, Ted porta l’umiltà. La sua tecnica di allenamento è sottile, difficile da comprendere. E cresce lentamente, finché non potremo più ignorare la sua presenza”. 

 

"Wanker!” (è l'insulto che tutti continuano a ripetere a Ted durante la serie. Forse dare del “segaiolo” è un’espressione tipica del tifo inglese?)

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