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la strategia di cupertino

L'iPhone con le sue specifiche non emoziona più

Pietro Minto

Dal fitness al soccorso fino alla svolta green: ora Apple vuole provare a salvarci la vita. Anzi, a salvare il pianeta

C’è stato un tempo, non troppi anni fa, in cui l’uscita di un nuovo iPhone spingeva migliaia di persone in tutto il mondo ad aspettare giorni interi fuori dagli Apple Store l’uscita del prodotto. Le cose sono molto cambiate rispetto agli anni d’oro e anche il keynote con cui la scorsa settimana Apple ha presentato iPhone 15 ha fatto parlare di sé, com’è inevitabile, ma senza il trasporto messianico di un tempo. L’ultimo rituale diretto da Tim Cook conteneva però almeno due momenti che segnano la direzione che l’azienda seguirà nel futuro: se non può più emozionarci con le specifiche degli iPhone, allora proverà a salvarci la vita. Anzi, a salvare il pianeta.

I due momenti sono in realtà due filmati promozionali trasmessi durante l’annuale evento di settembre. Il primo, intitolato “Another Birthday”, mostra una serie di persone che festeggiano il proprio compleanno, appunto, tra amici e parenti. Persone diverse, unite da un particolare: sono vive grazie ad Apple e ai suoi prodotti. Letteralmente. Tasha Prescott, ad esempio, ha ricevuto una notifica dal suo Apple Watch che l’avvisava di un rallentamento cardiaco, invitandola a recarsi in ospedale, dove le è stato impiantato un pacemaker. Dopo Tasha, ecco tale Antonio Femiano, che è rimasto intrappolato in una bufera e si è salvato dall’ipotermia (e dalla morte sicura) grazie a iPhone, che ha chiamato i soccorsi via satellite. 

Un tipo di comunicazione, quella sul ruolo salvifico dei prodotti Apple, che è figlia della svolta fitness trainata da Apple Watch, i cui sensori possono raccogliere molte informazioni sulla condizione fisica dell’utente. A partire dal 2022, poi, l’orologio di Cupertino è dotato di Crash Detection, una funzionalità in grado di riconoscere se l’utente è stato coinvolto in una collisione grave (incidenti stradali o cadute), e quindi di avvisare le autorità. Il passaggio dal fitness al soccorso segna un cambiamento d’approccio piuttosto profondo per Apple, che si discosta dai toni più ottimisti che l’hanno sempre caratterizzata e preferisce mettere ansia e ricordare che, certo, il nuovo iPhone costa più del precedente e non ha nulla di rivoluzionario, ma può salvarti la vita. Grazie a servizi come l’assistenza stradale e Crash Detection, uniti alla possibilità di iPhone di collegarsi via satellite ai soccorritori, l’offerta di Apple supera quella della concorrenza ma si tinge di toni cupi. Il keynote del 2022 dedicato ad Apple Watch sembrava in effetti l’episodio pilota di un programma televisivo ansiogeno (titolo: “Morte in alta quota”), con gente intrappolata in montagna o alle prese con un clima ostile e impazzito.

Il secondo video è un riuscito sketch che racconta di un incontro tra i vertici di Apple – con lo stesso Cook nella sua prima prova da attore, non male per un ceo di un’azienda da tre trilioni di dollari – con Madre Natura stessa, interpretata dal premio Oscar Octavia Spencer. Madre Natura è arrabbiata, è al terzo incontro della giornata con corporation che promettono la decarbonizzazione entro il 2050 per poi non fare nulla, ma si deve ricredere di fronte ai grandi traguardi di Apple. Il messaggio è duplice e molto furbetto: ammettere di non fare abbastanza per l’ambiente per poi sottolineare quanto si sta facendo per l’ambiente, specie in confronto alla concorrenza. “Piantate anche voi degli alberi?”, chiede con tono sarcastico Madre Natura. “No, foreste”. E così via, fino al grande annuncio: il primo modello a emissioni zero di Apple, un Apple Watch. Ed entro il 2030 tutti i prodotti di Cupertino lo saranno, come giura Tim Cook in persona a Madre Natura, in un momento particolarmente bislacco del video.

Eccola, la Apple di domani: talmente potente da autoaccusarsi e autoassolversi di greenwashing, mentre reagisce alla fase di stanca di iPhone cambiando la mission dei suoi dispositivi. “Think different”? No, pensa piuttosto a salvarti la vita, ché il mondo lì fuori è un posto pericoloso.

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