La nuova abitudine di scusarsi per WeChat, in Cina

Il Great firewall di Pechino tiene sotto controllo l’intero web cinese (in Cina piattaforme come Google, Instagram, Facebook e Twitter sono bloccate) e quando trova qualcosa di non conforme alle linee guida del Partito, censura. L’applicazione più utilizzata è WeChat, un’app di messaggistica molto simile a WhatsApp ma che contiene una serie di “mini programmi” indispensabili alla vita cinese: WeChat è collegata alla propria carta di credito e per pagare basta scannerizzare il QR code alla cassa di un negozio. Su WeChat si può prenotare il biglietto di treni, aerei, alberghi, taxi e persino mostrare di essere negativi al Covid.  Per questo motivo vedersi il proprio account di WeChat bloccato potrebbe essere  mafan, problematico.

Molti utenti stanno facendo circolare delle lettere scritte a mano in cui si legge: per favore, dateci un’altra possibilità, capiamo il nostro errore, “me ne pento”, “mi vergogno”. E ancora, “prometto di non fare più questo genere di cose su WeChat (…) In futuro, starò più attento (…) Rispetterò le leggi e i regolamenti statali e obbedirò alle regole della piattaforma”.

Un ragazzo cinese ha raccontato sotto pseudonimo alla rivista Rest of World di essere stato costretto a scrivere a mano una lettera con le sue più sentite scuse indirizzata a Tencent, la società madre di WeChat, per aver menzionato un argomento tabù sull’app.  Dopodiché si è scattato una foto segnaletica con il documento in mano. “Eric” ha detto di non credere a nulla di ciò che ha scritto  e,  un secondo dopo aver compilato la lettera, l’avrebbe buttata nel cestino. L’ha scritta solo perché se non avesse ammesso le proprie colpe, WeChat non gli avrebbe riattivato l’account. 

Scrivere lettere di scuse è un metodo molto popolare in Cina, ma il loro utilizzo da parte delle piattaforme digitali è nuovo, ed è sintomo di quanto il potere dei social sia influente sulla vita dei cittadini. Il partito li ha resi essenziali e i cinesi pur di utilizzarli sono disposti anche a umiliarsi.