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Editoriali

L'hardware Lombardia da rottamare

Redazione

La “vergogna” (Bertolaso) di Aria viene da lontano. Il vero problema

First reaction: “Bertolaso scarica il barile”. Second reaction: ormai dire “vergona” del posto in cui lavori è di moda. Però Guido Bertolaso, consulente per il piano vaccini in Lombardia, non è uno che scarica barili e soprattutto non è un apparatcik della regione. Se se la prende con l’ennesimo disastro della struttura, stavolta dell’agenzia Aria, Azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti che gestisce le prenotazioni, non si può che desolatamente dargli ragione. Ieri ha dovuto scusarsi con i cittadini su Facebook, e non le ha mandate a dire: “La coda degli anziani fuori dal centro vaccinale di Niguarda per gli errori di Aria che manda 900 convocazioni al posto delle 600 previste è una vergogna! Ho mandato la Protezione civile ad assisterli, mi scuso con tutti loro!”.

 

E’ solo l’ultimo dei numerosi pasticci della regione sul fronte Covid. Ma il punto da mettere a fuoco è che nella regione efficiente per antonomasia c’è in realtà un hardware, prima ancora di un software, che non funziona, e da molto prima della pandemia. Aria è nata nel 2019 dall’accorpamento di tre diverse agenzie, in realtà una rottamazione mascherata: Lombardia Informatica, nata nel preistorico 1981, Infrastrutture Lombarde, poi superata da altre scelte strategiche, e Arca, la centrale acquisti. Il punto è che Lombardia Informatica, già feudo di Ignazio La Russa (un tempo i call center rispondevano da Paternò) non ha mai performato, è rimasta sempre uno scatolone concettualmente vuoto e gestionalmente arretrato. Fa specie che Regione Lombardia non vi abbia messo mai mano, in questi anni di rivoluzione digitale. Ma prima del Covid, pare non se ne vedesse l’urgenza. Altre regioni per le prenotazioni vaccinali si sono affidate al portale di Poste Italiane, invece Lombardia ha voluto puntare sulla propria eccellenza, salvo poi dover correre ai ripari con Poste, pochi giorni fa. Ma lo switch richiede una decina di (cruciali) giorni. E nel frattempo, tecnici come Bertolaso o persino l’assessore Moratti si sono trovati a lavorare con un hardware regionale da rottamare.

 

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