Urlano in dialetto, sono brutti e non si coprono. Sono loro, o siamo noi? Non c’è niente di più frustrante che scoprire di assomigliare al proprio nemico. Quell’entità che analizzi e sezioni per formare un te stesso all’opposto; ti agiti e scalpiti ma, come per le sabbie mobili, più vorresti venirne fuori più ne sei inglobato. Stefano Sgambati 23 AGO 2015