N come nazara I cristiani perseguitati vogliono restare nella loro terra, anche con la “stella gialla” su vestiti e case. Gregorio III Laham, patriarca cattolico di Antiochia, di tutto l’oriente, di Alessandria e di Gerusalemme dei Melchiti, declina con cortesia ma fermezza l’invito giunto da Parigi a scappare. 31 LUG 2014
Cardinali e patriarchi tristi per l’indifferenza verso i martiri cristiani Le parole di Sako di Babilonia, la delegazione dei vescovi francesi. L’appello di Schönborn. Quanto sta accadendo a Mosul “è una spregevole bestemmia contro il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe. Il grande silenzio della comunità internazionale dinanzi a questa croce è uno scandalo”. 30 LUG 2014
La Francia accoglierà i profughi cristiani iracheni "Aiutiamo gli sfollati che fuggono dalle minacce dello Stato Islamico". Redazione 28 LUG 2014
Iraq, no fly zone per l'Emirates La compagnia decidere di non sorvolare lo stato mediorientale per ragioni di sicurezza. Redazione 28 LUG 2014
In Iraq lo Stato islamico distrugge anche la moschea di Giona Era un luogo sacro dell'Islam citato dalla Bibbia e dal Corano. La guerra agli sciiti continua. Ieri il Parlamento ha nominato Fouad Masoum nuovo presidente. Redazione 25 LUG 2014
Così lo Stato islamico addestra le nuove reclute del Califfato Nuove immagini di propaganda diffuse dai jihadisti in Iraq mostrano un nuovo campo di addestramento. La militarizzazione della società continua mentre l'esercito iracheno è fiaccato nel morale. 24 LUG 2014
Il mondo è difficile, dice Obama, leader senza strategia Le alternative disastrose fra razzi, separatisti e califfati. Date un’occhiata ad Aleppo. La Casa Bianca ha una capacità straordinaria: riesce sempre a trovarsi in situazioni in cui ogni alternativa alla strategia in corso diventa tutt’a un tratto problematica. 19 LUG 2014
Maliki non sarà tra i candidati alla guida dell'Iraq Lo hanno dichiarato diversi deputati del parlamento al quotidiano "al Quds al Arabi". Redazione 18 LUG 2014
Il dilemma di Obama in Iraq, fra Teheran e lo Stato islamico Qualunque parte prenda, il presidente rischia di avvantaggiare un nemico, e per questo anche nel caso iracheno è tentato da un’alternativa che ha praticato con una certa regolarità, l’inazione. 16 LUG 2014