Gli Oscar di Iñárritu. Ecco i vincitori degli Academy awards. Premiata anche Milena Canonero 23 FEB 2015
I soliti gnostici colpiscono ancora: “Jupiter” è una boiata pazzesca Sono andato al cinema a vedere i soliti gnostici, o meglio i soliti gnostici vent’anni dopo. I fratelli Wachowski avevano già fatto caccia grossa tra le eresie dei primi secoli cristiani per la trilogia fantascientifica di “Matrix”, e con questa nuova space opera, “Jupiter”, continuano il loro sacco di Alessandria d’Egitto. Guido Vitiello 19 FEB 2015
Al poco vivace Festival di Berlino si fa un'ora di fila per "50 sfumature" Un’ora di fila per “Cinquanta sfumature di grigio” (lo si sarebbe potuto vedere nelle sale 24 ore dopo) fa da perfetto contrappasso a una Berlinale poco vivace, tra Autori ben stagionati e registe che rivendicano il loro sguardo, interessante a prescindere. Non è stato tempo perso. Mariarosa Mancuso 13 FEB 2015
All'italiana Canonero l'Oscar britannico per i costumi di "Grand Budapest Hotel" Redazione 09 FEB 2015
Appagati ancora dalla malinconia davanti al Kubrick che chiuse il ’900 Benché avessi parecchie altre cose da fare, non ho esitato a spendere un intero pomeriggio, ben tre ore di visione, pur di godermi per l’ennesima volta (la quinta o la sesta) il “Barry Lyndon” di Kubrick, ora nell’edizione restaurata. Alfonso Berardinelli 08 FEB 2015
Popcorn berlinale Qualche film lo sbagliano pure i geni (e qualche film è più sbagliato degli altri) Non è che Werner Herzog non abbia mani sbagliato un film. I dipinti rupestri nelle grotte francesi di Chauvet, ripresi a tre dimensioni in “Cave of Forgotten Dreams”, facevano sbadigliare. Fino al colpo di scena finale: quando le immagini mostravano un bisonte disegnato in stile decisamente futurista, come il cane multizampe nel dipinto di Giacomo Balla. Mariarosa Mancuso 06 FEB 2015
La sfida dei diritti d’autore sveglia l’indole liberista degli attori italiani Elio Germano e l’inefficienza dei carrozzoni pubblici. Gli artisti arrabbiati si mettono in proprio. Gli artisti arrabbiati non vogliono più che lo stato si occupi dei loro diritti d’autore e si scoprono turboliberisti. Michele Masneri 03 FEB 2015
Schermi Fallaci Rinchiudere Oriana Fallaci dentro un film di due ore è un’impresa quasi folle, che lei per tutta la vita ha vietato. “Se vogliono fare i film su di me, che li facciano quando sarò morta”, diceva (o forse urlava) agli avvocati. “Non affiderei mai a un’altra persona la storia della mia vita”. 03 FEB 2015
Telefonami tra vent'anni “Faccio bene, a volte, a ridere di me”. Francesca Archibugi, il suo film, le sue storie, le sue gambe lunghissime. “Il nome del figlio”, ovvero quanto si è ridicoli sentendosi i migliori. (Auto) ironia con dolcezza sulla sinistra che ama dire agli altri: sei la disfatta di questo paese. 01 FEB 2015
Buio in sala. La Francia “deprogramma” la libertà d’espressione sull’islam La sbornia libertaria seguita alla strage di Charlie Hebdo è durata poco. La Francia ha deciso di “deprogrammare” la libertà d’espressione sull’islam. “Siamo tutti Charlie, ma non siamo tutti l’Apostolo”, commenta il settimanale Causeur. Il riferimento è a “L’Apôtre”, il nuovo film della regista Cheyenne Carron. 29 GEN 2015