Una bellissima giornata Le donne erano tutte pallide. Gli oggetti erano poveri. Era un’epoca grigia e triste. Questo il ventennio fascista secondo Ettore Scola, che, aveva quasi sette anni quando si svolse la storica festa nazionale del 6 maggio 1938, visita della “sorella Germania” all’alleato, con lo stato maggiore nazista accolto a Roma dal re e dal duce. Manuela Maddamma 25 GEN 2016
I rumeni hanno storie da raccontare, e al cinema funzionano Scorpacciata di cinema rumeno al Trieste Film Festival, che si è aperto ieri e proseguirà fino al 30 gennaio. Dite che una scorpacciata di cinema rumeno può risultare indigesta? Che vale come per Mosca (in origine però la città era Filadelfia) la battuta “Primo premio una settimana a Bucarest, secondo premio due settimane a Bucarest”. Non è proprio così. Mariarosa Mancuso 22 GEN 2016
Netflix non dice come va in Italia, ma i competitor fanno il boom Per sapere come sta andando Netflix in Italia a tre mesi dal suo lancio in grande stile, l’unico numero che conta è 4,04. milioni. Sono i nuovi abbonati che la società di streaming americana ha aggiunto sul mercato internazionale negli ultimi tre mesi del 2015. 21 GEN 2016
Ettore Scola, negro Scrittore per conto terzi, ghostwriter, fornitore di gag, battutista a cottimo (lo fu anche Woody Allen, agli inizi). Lo voleva far scrivere sul suo biglietto da visita il giovanissimo Ettore Scola. Mariarosa Mancuso 20 GEN 2016
Ma quale razzismo. A decidere le quote etniche nei film di Hollywood è il mercato Le premiazioni per gli Oscar scatenano i nuovi tic pol. corr. di Spike Lee che scomoda anche Martin Luther King per chiedere quote etniche o di genere nei casting. Ma se solo guardasse i numeri degli incassi al botteghino capirebbe che il razzismo non c'entra niente. Manuel Peruzzo 20 GEN 2016
Tutti contro Netflix Il Wall Street Journal ieri ha parlato di “ribellione aperta”. Una polemica pubblica, di alto rilievo riempie le cronache da alcuni giorni. Il New York Times parla di irritazione. Redazione 19 GEN 2016
Anche i sex symbol hanno cominciato da brutti e sfigati Sulla copertina dell’ultimo numero del New York Magazine. Vi appare George Clooney con una scucchia impressionante, la camicia a scacchi, sopracciglioni neri da Frida Kahlo e un taglio di capelli “mullet”. Mariarosa Mancuso 15 GEN 2016
Il soft power cinese è sbarcato a Hollywood per arrivare allo status di “economia di mercato” Il gruppo Wanda ha acquistato per 3,5 miliardi dollari lo studio Legendary Entertainment. Così la Cina del presidente Xi Jinping ha deciso di cambiare immagine e prova a diventare un paese dominante nel campo della cultura e della comunicazione. Anche Rai e governo italiano prendono le misure, non a caso. Giancarlo Salemi 15 GEN 2016
Se DiCaprio vince l’Oscar questa volta, l’Academy non ha capito nulla E’ antipatico dire “a queste condizioni l’Oscar per Leonardo DiCaprio non lo vogliamo più”. Ma è esattamente così: se un attore per essere preso sul serio dopo anni di brillante carriera deve farsi massacrare da un’orsa non vale più la pena di stare al gioco. Mariarosa Mancuso 14 GEN 2016