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Il Foglio sportivo

La Repubblica del movimento di Sportcity

Federico Pasquali


Pietrasanta ospiterà il meeting della fondazione Sportcity, una sorta di “stati generali” del benessere e della sana cultura del movimento 

Sarà una giornata intensa quella che si consumerà a Pietrasanta, l’antica città toscana abitata nei secoli, tra gli altri, da etruschi, romani e longobardi. Oggi, nel comune in provincia di Lucca, noto anche come la “piccola Atene”, centocinquanta tra amministratori locali da tutta la penisola, dirigenti sportivi, d’azienda e di associazioni, rappresentanti del governo e del parlamento, atleti e innovatori di vario genere, sono in raduno nel chiostro di Sant’Agostino. Non sono in conclave, ma parte attiva della seconda edizione dello Sportcity Meeting, una sorta di “stati generali” del benessere, qualità della vita e della felicità sociale, raggiunti tramite una sana cultura del movimento, indetti da Fondazione Sporticity. Sono chiamati al confronto più ampio teso alla diffusione sul territorio e tra i decisori politici della filosofia della ‘sportivizzazione’ delle nostre città e, come recita il tema di questa seconda edizione, a promuovere la trasformazione nostro paese in una “Repubblica del Movimento”.


“Lo scorso anno, nella prima edizione di Salsomaggiore Terme, abbiamo diffuso dati, discusso temi, raccolto pareri, presentato case history di successo, ragionando sul tema della trasformazione delle città in sportcity attraverso una rivoluzione dolce – commenta Fabio Pagliara, presidente di Fondazione Sportcity – Quest’anno, considerata l’elevata richiesta di partecipazione soprattutto da parte di amministratori locali, abbiamo lanciato il tema della Repubblica del Movimento. Non bisogna fraintendere, non parliamo di nulla di politico qui, nessun movimento o nuovo partito, semplicemente di un concetto che sogniamo possa diventare priorità tra i decisori, soprattutto ora che la parola sport in tutte le sue accezioni è entrato nella nostra Carta Costituzionale. A Pietrasanta, lanciamo una grande alleanza per combattere la sedentarietà e la dipendenza dal digitale, per far tornare le persone a vivere in modo sano ed essere veramente felici”. Oggi, il primo a ricevere il messaggio lanciato nel meeting, sarà proprio il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che aprirà i lavori a Pietrasanta così come avvenne a Salsomaggiore terme nel 2023.

Ministro che si è dimostrato molto sensibile a queste tematiche, firmando per primo lo scorso anno la “Carta di Salsomaggiore Terme”, il manifesto programmatico sul tema delle sportcity che ha dettato le linee guida per la trasformazione degli spazi urbani in luoghi deputati alla pratica sportiva destrutturata. Tra i relatori dell’apertura del meeeting, ci saranno anche la vice presidente vicaria del Coni Silvia Salis, il vicepresidente dell’Anci Roberto Pella e il sindaco di Pietrasanta Alberto Stefano Giovannetti, che ha ospitato l’evento nella città che amministra. Per impegni pregressi, non potrà esserci il sottosegretario di stato al Mase Caludio Barbaro, che ci ha anticipato quello che avrebbe annunciato durante il meeting. “Mi spiace non poterci essere come accaduto lo scorso anno, perché questo meeting ha dimostrato un grande valore per i temi discussi e il parterre altamente qualificato. Era l’occasione per comunicare ai tanti stakeholder presenti, che che a breve sarà annunciato un piano molto importante sull’ecosostenibilità degli eventi e degli impianti sportivi, in fase di rifinitura al Mase, che per la prima volta nella storia di questo ministero vede il riconoscimento di una delega allo sport affidata ad un sottosegretario”.


Sarà una lunga giornata, dunque, con una serie di interventi di rappresentanti di istituzioni nazionali e locali, dirigenti di grandi aziende, associazioni, enti pubblici e privati, che parteciperanno ai diversi panel in programma presentando anche una serie di buone pratiche locali replicabili sul territorio nazionale. Da Pietrasanta si uscirà con idee e progetti condivisi e condivisibili, considerato che si parla di stimolare un processo di rivoluzione culturale già in atto nel nostro paese. La ricerca del benessere, della qualità della vita, il riappropriarsi della lentezza e del proprio tempo libero attraverso la sana attività motoria praticata in spazi urbani rigenerati è ciò che farebbe una vera Repubblica del Movimento. Su questo, difficile che qualcuno possa essere in disaccordo e comunque il processo è in atto e, come il progresso, è difficile se non impossibile arrestarlo. 
 

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