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Meglio evitare di compiacere i correttissimi fan dei diritti

Jack O'Malley

Lo Sporting Gijon ha provato a celebrare con un po’ di retorica la festa della donna. È andata malissimo  

Come fai, sbagli. Quelli che pensano di poter solleticare le zone erogene dei correttissimi fan dei diritti con video, messaggi e iniziative social senza finire insultati da qualcuno farebbero meglio a cambiare mestiere, chiudersi in un pub e bere birra (preferibilmente alcolica, con buona pace di chi, anche su queste pagine, rutta elogi su quella analcolica).

È toccato allo Sporting Gijon, club spagnolo che gioca nella seconda divisione (brividi): pensando di cavarsela con un po’ di retorica per celebrare la festa della donna, i social media manager della squadra, probabilmente strafatti di sangria, hanno postato un video in cui una ragazza vestita con i colori sociali dello Sporting rifà le linee del campo. Prima le pulisce via con una scopa e un secchio, poi le traccia di nuovo aggiungendo una linea perpendicolare a quella del centrocampo disegnando così il simbolo di Venere (non avete capito? Tranquilli, non vi perdete niente).

 

     

Ora, il messaggio è una cagata pazzesca, ma a parte rovinare il campo di gioco non c’è nulla di male. Invece gli indignati a ciclo (chiedo scusa) continuo sono riusciti a polemizzare anche sul fatto che non va bene che la ragazza a inizio video sia inginocchiata a pulire le righe del campo. Quasi rimpiango le polemiche del Guardian sulla FA Cup femminile non abbastanza valorizzata nei palinsesti televisivi.

Lasciatemi almeno brindare a Daniele De Rossi, che oltre ad avermi dato ragione coi fatti sul grado di bollitura di José Mourinho ha avuto il merito di rimettere al suo posto il giochista De Zerbi. Sì lo so che il Brighton è una squadra inglese, ma la retorica spesa in questi mesi sulle idee dell’allenatore italiano che piace tanto in Inghilterra è quasi peggio del mix calcio femminile-festa della donna. Meglio ridere della grossa come Romelu Lukaku alla domanda di Sky: “Vuoi restare alla Roma l’anno prossimo?” (finalmente una risposta sincera). Mentre voi vi smanacciate per il ranking Uefa e il quinto posto in Champions League dell’anno prossimo e da qualche parte nel mondo un arbitro qualsiasi nel dubbio fischia un rigore a favore dell’Inter, io preparo litri di brandy e birra per Liverpool-Manchester City di domenica: la vediamo tutti a casa mia, vengono John, Bill, David, Smith e pure quella stronza di mia sorella Kate O’Malley. Chi vince la partita di domani vince la Premier League quest’anno, dicono quelli che la sanno lunga. Pensa invece se pareggiano e il campionato lo vince l’Arsenal. Troppo? E pensate che non ho nemmeno iniziato a bere. Certo, sarebbe bellissimo se a fine stagione trionfasse il dimissionario Klopp, ma poi sai le due palle che ci fanno sul condottiero fragile ma invincibile? Quasi quasi meglio Guardiola.

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