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l'operazione

Sir Jim Ratcliffe è il meglio che potesse capitare al Manchester United

Umberto Zapelloni

Lo sport resta il parco giochi preferito del miliardario inglese. Inseguiva quest'ultimo accordo da più di un anno: ai tifosi chiede pazienza, ma promette molto

Se pensate di aver speso troppo per lo shopping natalizio, guardate quanto ha sborsato Jim Ratcliffe per il suo ultimo giochino. Il miliardario inglese, che nello sport ha già investito un po’ dovunque, ha pagato 1,44 miliardi di euro per acquistare il 25 per cento del Manchester United, nobile un po’ decaduta del calcio inglese, impegnandosi ad aggiungere anche 300 milioni per ammodernare l’Old Trafford, il vecchio Teatro dei Sogni che sente un po’ il segno dei tempi. Ci sono già tre progetti sul tavolo che vanno da una ristrutturazione dell’impianto esistente alla sua demolizione con la costruzione di uni stadio totalmente nuovo secondo le idee di Populous che in Italia ben conosciamo per il progetto, poi naufragato, del nuovo San Siro di Milan e Inter. Ma in Inghilterra sono decisamente più veloci, basta pensare a come hanno abbattuto e ricostruito il mitico Wembley senza dover andare a Rozzano o Rogoredo. Per la cronaca i sondaggi proposti da vari quotidiani inglesi ci raccontano come i tifosi siano per l’abbattimento e la ricostruzione.

Sir Ratcliffe che un giorno si fa fotografare ai box Mercedes accanto a Hamilton e un’altra volta sale sul catamarano che ha lanciato la sfida per la coppa America è un uomo che ama lo sport. E se la chimica con Ineos è il suo business, lo sport resta il suo parco giochi preferito anche adesso che si è messo in mente di fare la concorrenza alla Land Rover costruendo Grenadier, un fuoristrada duro e pure che può contare sui test drive di un altro baronetto di Sua Maestà come Hamilton.

La Ineos di Ratcliffe possiede anche il Nizza, club della Ligue 1 francese allenato dall'italiano Farioli e attualmente secondo in classifica, l’FC Lausanne-Sport, squadra della Super League svizzera, e lavora con il Racing Club Abidjan della Ligue One della Costa d’Avorio. Ma il Manchester United è l’affare del cuore, perché Ratcliffe è un ragazzo del posto e da sempre un tifoso dei Red Devils. Inseguiva un accordo da più di un anno e alla vigilia di Natale ha firmato il contratto, facendo subito seguire la firma a una lettera aperta ai tifosi in cui chiede pazienza, ma promette molto: “Credo che possiamo ritornare ad avere successo in campo a complemento dell’indubbio successo commerciale di cui ha goduto il club. Ci vorrà tempo e pazienza insieme al rigore e al massimo livello di gestione professionale. Vogliamo come voi il meglio per lo United. Non ci sono garanzie nello sport e il cambiamento può inevitabilmente richiedere tempo, ma noi siamo impegnati a lungo termine e insieme vogliamo contribuire a riportare il Manchester United al livello a cui appartiene il club, ai vertici del calcio inglese, europeo e mondiale. Prendo questa responsabilità molto sul serio”. Esattamente quello che i tifosi volevano sentirsi raccontare.

Un miliardario nato Failsworth, una città di 20  mila abitanti che fa parte della Grande Manchester, sette miglia a nord dell’Old Trafford, è il meglio che potesse capitare allo United. Ratcliff, figlio di un falegname di una contabile, nello sport si è abituato a vincere come nel ciclismo o nella vela o a unirsi a team di prima grandezza come la Mercedes. Nello stesso calcio sta avendo successo in Francia tanto da doversi preoccupare per il divieto dell’Uefa relativo alle multiproprietà con squadre iscritte alla stessa coppa. Ma Ratcliffe per ora ha solo il 25 per cento del club che resta di proprietà della famiglia americana Glazer, ma si è assicurata le deleghe per la gestione sportiva del club con Sir Dave Brailsford, l’ex mente del Team Sky di ciclismo e il ceo di Ineos Sport Jean-Claude Blanc (dal giugno 2006 all’ottobre 2009 direttore generale e amministratore delegato della Juve)  che entreranno a far parte del consiglio di amministrazione. Potrebbe insomma essere solo un primo passo. Di quelli che comunque fanno sognare i tifosi.

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