Il Foglio sportivo

In onore di sir Bobby Charlton sta tornando lo United

Jack O'Malley

Quanta tristezza a pensare che Milan e Juve si giocheranno lo scudetto e sono il meglio della Serie A

Doveva andarsene Sir Bobby Charlton, cheers all’anima sua, perché il Manchester United smettesse di essere una squadra di mediocri mammolette e tornasse a vincere in Champions League. Certo, i Red Devils hanno battuto il Copenaghen, non il Real Madrid, e lo hanno fatto faticosamente e rischiando di perdere. Ma il modo in cui la vittoria è arrivata, dopo il ricordo del più grande giocatore dello United, forse anche lui stremato dall’insipienza della squadra della sua vita, vale più di un 4-0. Lo so, lo hanno già sottolineato in molti, ma questa rubrica esce di sabato e quindi non rompetemi le palle: il gol di Maguire, da troppo tempo una disgrazia in difesa, e il rigore parato al 97esimo da Onana, ormai additato come colpevole di tutto, anche dell’incidente aereo di Monaco, sono un segnale del fatto che forse qualcosa può finalmente cambiare

Domani c’è il derby contro il City, ma come retorica vuole forse non c’era momento migliore per affrontare la banda di Pep. Certo, contro i campioni di tutto in carica non basterà una buca di Garnacho sul dischetto in caso di rigore contro, come astutamente fatto martedì sera contro gli sprovveduti danesi colonizzati dalla famiglia Højlund. Povero Garnacho, e non solo per l’imbarazzante colore dei capelli. L’attaccante argentino ha festeggiato su Instagram la prodezza di Onana mettendo nella sua story l’emoticon di un gorilla e la polizia morale dei social ne ha chiesto subito squalifica, interdizione, arresto e pena di morte per razzismo, e chissenefrega se lo stesso Onana ne ha riso e ha detto “decido io cosa mi offende, so cosa voleva dire”, non rompete le palle. Illuso Onana, non ha ancora capito che giocatori e tifosi nel calcio moderno non decidono più nulla, che sia indossare le fasce arcobaleno al braccio od offendersi quando l’isterico collettivo decide che ci si deve offendere. 

Chi andrebbe internato e messo in condizione di non nuocere è piuttosto tutto il movimento della Serie A. Io non so quanti di voi si siano autoinflitti Milan-Juventus domenica scorsa, ma chi lo ha fatto dovrebbe ricevere un indennizzo, o almeno un filo per riattaccarsi le palle che inevitabilmente saranno cadute. Il fatto che fosse una sfida tra due squadre che – oltre ad avere un debole per i giocatori col vizietto della scommessa – se la giocheranno per lo scudetto mi ha riempito di tristezza. Se questo è il top che il calcio italiano può offrire, roba che fa venire asma e male alla mandibola, tanto vale buttarsi su quello femminile e farsi due risate. E a proposito, nella trasformazione di Fagioli e Tonali da scommettitori a vittime fino a esempi da seguire e portare nelle scuole, leggo che i giornali italiani nel dare conto della squalifica del giocatore del Newcastle per dieci mesi si sono affrettati ad aggiungere che “salterà l’Europeo con l’Italia”. Scusate, ma quale Europeo?

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