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Le prime gare stagionali di Thomas Ceccon sono una dichiarazione d'intenti

Francesco Caligaris

Tre finali e tre vittorie nella prima tappa della Coppa del mondo in vasca lunga a Berlino. Inizia così la stagione più importante del nuotatore azzurro

Nella settimana in cui Jannik Sinner ha vinto il suo nono torneo Atp ed è salito in quarta posizione nel ranking mondiale, un altro sportivo italiano nato nel 2001, Thomas Ceccon, egualmente baciato dal talento e forgiato dalla forza di volontà, ha iniziato nel migliore dei modi la stagione (per ora) più importante della sua carriera, quella che conduce alle Olimpiadi di Parigi 2024.

Nella prima tappa della Coppa del mondo in vasca lunga, terminata ieri a Berlino, Ceccon ha disputato tre finali e le ha vinte tutte e tre, aggiudicandosi anche diecimila dollari per il secondo posto nella classifica a punti della federazione internazionale. Soprattutto, però, Ceccon ha realizzato tempi davvero notevoli se consideriamo il momento della stagione (erano le sue prime gare da agosto) e uno stato di forma che evidentemente prevede ancora dei margini di miglioramento (è reduce da un doppio ritiro in altura, in Sierra Nevada e a Livigno).

Venerdì ha nuotato i 200 dorso in 1’56’’64, il suo nuovo primato personale (il precedente era 1’59’’81), terza prestazione italiana di sempre dietro al record nazionale di Matteo Restivo (1’56’’29) e a Luca Mencarini (1’56’’58) e tempo da finale mondiale e olimpica; sabato si è ripetuto nei 100 stile libero in 47’’97 (passaggio 22’’83), a meno di tre decimi dal suo personal best di 47’’71 realizzato nel 2021 alle Olimpiadi di Tokyo, altro tempo con cui sarebbe entrato in finale agli ultimi Mondiali; domenica infine si è imposto nei 100 dorso in 52’’27 (passaggio 25’’19), un tempo identico a quello con cui lo scorso luglio, in ben altra condizione, vinse la medaglia d’argento mondiale a Fukuoka.

“Sono sorpreso anch’io, è un grande inizio di stagione”, ha detto Ceccon, che a Berlino ha partecipato anche alle batterie dei 50 dorso (25’’07) saltando però la finale, così come ha rinunciato ai 50 e ai 100 farfalla e ai 200 stile libero a cui era iscritto. “Indovinare” in quali specialità gareggerà Ceccon a un evento sta diventando il gioco d’azzardo preferito tra gli appassionati di nuoto, e all’eclettico fuoriclasse azzurro piace sparigliare, se è vero che – come ripete spesso – è solito decidere i suoi piani soltanto la sera prima e persino la federazione internazionale, alla vigilia della tappa di Berlino, non lo segnalava neanche tra gli iscritti ai 50 dorso. La Coppa del Mondo proseguirà ad Atene e Budapest nei prossimi due weekend e lì, magari, Ceccon farà scelte diverse.

Dando per scontate la sua qualificazione e la sua partecipazione alla staffetta 4x100 stile libero (il primo giorno), ai 100 dorso (batterie e semifinali il secondo giorno, finale il terzo) e alla staffetta 4x100 mista (l’ultimo giorno), anche il calendario delle Olimpiadi di Parigi richiederà delle decisioni. Le gare da 50 metri non sono previste, i 200 stile libero si sovrappongono esattamente ai 100 dorso, le batterie e le semifinali dei 200 dorso sono lo stesso giorno (il quinto) dell’eventuale finale dei 100 stile libero, i 100 farfalla gli permetterebbero di respirare un po’, tornando in vasca il settimo giorno dopo le fatiche iniziali, ma con il rischio, già sperimentato a Fukuoka, di un complicato on-off dell’interruttore della tensione. È un bel rebus. Intanto lui ieri sera su Instagram ha scritto: “Having a good plan is the key”. Avere un buon piano è la soluzione.

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