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Nel 2024 il campionato di Formula 1 durerà 282 giorni. Il calendario extra large

Umberto Zapelloni

Si comincia il 2 marzo e si finisce l’8 dicembre con 24 gare, solo 9 delle quali in Europa. E per rispettare il Ramadan in Bahrain e Arabia Saudita si correrà di sabato

La Formula 1 vara un calendario extra large per il 2024. Si comincia il 2 marzo e si finisce l’8 dicembre con 24 gare, solo 9 delle quali nella vecchia Europa. Saranno 282 giorni di Formula 1, l’Italia conserva i due appuntamenti di Imola e Monza, torna la Cina che quest’anno aveva rinunciato all’ultimo momento. Non ci sono novità geografiche, ma c’è una piccola grande rivoluzione in arrivo: le prime due gare della stagione, Bahrain e Arabia Saudita si correranno di sabato per rispettare il Ramadan.  A dire il vero anche il Gran premio di Las Vegas quest’anno si correrà di sabato, ma alle 22 che saranno le 7 di domenica mattina in Italia.

I weekend del Ramadam cominceranno il giovedì, quindi i motori si accenderanno per la prima volta in Bahrain addirittura il 29 febbraio. Una Formula 1 rispettosa del Ramadan, ma anche della Pasqua: il 31 marzo non ci sono gare in calendario, al contrario di tante altre volte che hanno visto i motori rombare nella domenica della Resurrezione.

Nel compilare il calendario si è cercato di farlo tenendo conto della geografia per ridurre i giri del  mondo (e quindi i voli aerei). Così il Giappone è stato anticipato ad aprile e piazzato tra l’Australia e la Cina. Da shanghai però si dovrà volare a Miami per poi sbarcare in Europa, correre a Imola e Monaco e riattraversare l’Atlantico per volare a Montreal prima della lunga estate europea. Ci sarà una mini tregua olimpica co il solo gran premio del Belgio (28 luglio) che si accavallerà con i Giochi di Parigi (dal 26 luglio all’11 agosto). Nonostante gli sforzi, ci saranno comunque molti spostamenti da una parte all’altra della terra con un finale da brividi in tre weekend consecutivi tra Las Vegas, Qatar e Abu Dhabi dove i fuochi d’artificio finale metteranno la parola fine sul mondiale più lungo della storia.

“C’è un enorme interesse e una continua domanda per la Formula 1, ci sono molte nazioni che vorrebbero ospitare una gara – ha detto Stefano Domenicali, ceo di Liberty Media - e credo che questo calendario raggiunga il giusto equilibrio tra gare tradizionali e sedi nuove ed esistenti. Il nostro viaggio verso un calendario più sostenibile continuerà nei prossimi anni mentre semplifichiamo ulteriormente le operazioni come parte del nostro impegno Net Zero 2030”. L’unico continente ancora alla finestra è l’Africa, mentre non è previsto il rientro di Francia e Germania ancora senza gare. Godiamoci la doppietta italiana fin che durerà. Se Monza non provvederà a realizzare i lavori di ammodernamento previsti, il rischio di perdere la gara in futuro sarà altissimo.  “La conferma della presenza di Imola e Monza nel calendario 2024 è la concreta dimostrazione della bontà degli enormi sacrifici compiuti  dall’Automobile Club d’Italia per organizzare due gran premi nel nostro Paese malgrado la crescente richiesta da parte di tanti Paesi di voler ospitare un evento così prestigioso come un GP di Formula 1 – ha commentato il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani -. Ora ci stiamo impegnando per garantire che l’Italia continui ad avere un ruolo centrale nel Mondiale di Formula 1 per tanto tempo”.

Non è ancora stato ufficializzato il numero di gare sprint in programma. Dovrebbero restare sei come quest’anno, ma non si può escludere diventino otto visto che la formula piace al pubblico (ma meno ai team). Ci sono tre triplette, ovvero tre weekend di gara di fila. Uno europeo (Spagna, Austria e Gran Bretagna), uno nord-centro-sud americano (Austin, Città del Messico, San Paolo) e uno folle (Las Vegas-Losail-Abu Dhabi).  Ma se piazzi 24 gare in un anno di 52 settimane è difficile fare diversamente.

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