“Avevamo So Foot per il calcio, Pedale per il ciclismo, Tampon! per il rugby: mancava soltanto il tennis”. E così, Victor Le Grand e gli altri ragazzi di So Press, il gruppo editoriale che ha rivoluzionato il mercato parigino dei newsmag, con le sue riviste cool e patinate, hanno deciso di lanciare 40-A, un magazine annuale che parla di tennis, ma anche di molte altre cose. “Il tennis è uno sport di persone un po’ pazze e molto strane. E proprio per questo motivo ci sono sempre tante belle storie da raccontare”, dice al Foglio Victor Le Grand, direttore di 40-A. “Il tennis è anche un pretesto per parlare di altro, per esplorare cosa passa nella testa dei giocatori, per descrivere la persona dietro il professionista, con le sue mattane, le sue passioni, le sue nevrosi”. La filosofia di 40-A è la stessa delle altre riviste di So Press, che il presidente del gruppo editoriale, Franck Annese, riassume con queste parole: “Facciamo le riviste che ci piacerebbe leggere”. 40-A esce ogni anno in occasione del Roland Garros, il torneo su terra rossa più importante al mondo che quest’anno, per la sua 122esima edizione, è privo del suo re: Rafael Nadal, 14 volte vincitore dell’Open di Francia. Nel 2021, per la sua prima copertina, 40-A scelse Stefanos Tsitsipas, nel 2022 il focus erano i quattro malinconici moschettieri del tennis francese, Gasquet, Tsonga, Monfils, Simon. “Quest’anno abbiamo deciso di consacrare il numero a Yannick Noah per il 40esimo anniversario della vittoria del Roland Garros”, dice Le Grand. “Come ha detto Mats Wilander, che perse la finale del Roland Garros contro di lui nel 1983, Yannick Noah è ‘bigger than life’: più grande della vita”.
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