l'iniziativa

L'appello: le femministe riconoscano il femminicidio di massa del 7 ottobre

La comunità ebraica di Torino rilancia l'appello dell'associazione francese Paroles de femmes sul massacro delle donne israeliane da parte di Hamas

Pubblichiamo di seguito l'appello promosso dalla comunità ebraica di Torino e sottoscritto dalla presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni.


 

Oggi a gran voce chiediamo ai gruppi femministi di sottoscrivere pubblicamente l’appello apparso sul quotidiano Liberation ossia di riconoscere che nell’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre c’è anche un femminicidio di massa. Su iniziativa dell'associazione Paroles de femmes, i sottoscrittori hanno lanciato un appello alle femministe e ai sostenitori della causa affinché il massacro delle donne in Israele del 7 ottobre sia riconosciuto come femminicidio. La petizione spiega l'importanza che questo termine, spesso usato dalla stampa per descrivere gli omicidi di donne da parte di coniugi o ex coniugi, sia riconosciuto da tutte le Ong internazionali “per quello che è: un femminicidio di massa”.

A due mesi di distanza dall’attacco, con ancora donne e bambini nelle mani di Hamas, e con prove evidenti dell’orrore premeditato che è stato il 7 ottobre soprattutto per le donne, non abbiamo ancora sentito un’associazione femminista che si sia pronunciata per il riconoscimento del femminicidio di massa in forma pubblica a eccezione di Paroles del femmes.

Abbiamo sentito molti “se ma anche”, abbiamo sentito molti appelli all’equidistanza ma nessuno per le donne del 7 ottobre a partire dalle Nazioni Unite.

Sono nati siti e hashthag come @meetoounlessurjew per denunciare la gravità della situazione.

Ci chiediamo quale possa essere il futuro delle donne ebree che appartengono ai gruppi femministi, non c’è più posto per loro?

E soprattutto che credibilità ha un’associazione femminista se non viene riconosciuto, come fattor comune indiscutibile e univoco un femminicidio di massa, forse il peggiore degli ultimi tempi?

Non vogliamo che questo accada e chiediamo che le associazioni femministe italiane si distinguano e prendano una posizione chiara e pubblica.

Per adesione: scrivere a: [email protected]

Noemi Di Segni

Dario Disegni

Sara Levi Sacerdotti

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