Scritte no vax a Torino (Ansa) 

spazio okkupato

I No vax si paghino le cure da soli? Meglio di no

Giacomo Papi

I complottisti farebbero bene a rivendicare ancora un diritto: quello all'imbecillità. Altrimenti la misura potrebbe valere anche per diabetici, obesi, tabagisti, alcolisti, bulimici, imprudenti e fancazzisti. E i diritti non dipendono dai comportamenti, ma dall'essere umani. Anche scemi

Il più grave inconveniente della democrazia è che bisogna tener conto degli imbecilli. E non per bontà o “buonismo” – come dicono quelli – ma perché la democrazia si fonda sull’idea che ogni essere umano abbia uguali diritti, anche se è imbecille. Appunto. Anche se è imbecille quello che dice, che vota e che fa. Il fatto è che in tempi normali gli imbecilli fanno colore. La loro presenza è un fastidio accettabile ancorché ineliminabile. In tempi estremi, invece, nei loro confronti cresce la rabbia perché crescono i danni che possono provocare. A oggi nel mondo, secondo il ministero della Salute, il Covid ha provocato 5.047.652 morti, qualcuno in più degli abitanti dell’Irlanda e qualcuno in meno di quelli della Danimarca. Negli ultimi mesi in Europa e negli stati dove i vaccini ci sono e sono gratuiti, si stanno ammalando gravemente soprattutto i non vaccinati, che non sono tutti imbecilli, d’accordo, ma in buona parte coincidono. Capita a Trieste che ha tassi di contagio e ospedalizzazione più alti che nel resto d’Italia e capita – lo ha scritto Tonia Mastrobuoni su Repubblica – a Braunau am Inn, il paesino in cui venne al mondo Adolf Hitler, dove l’incidenza del Covid è 1.200 casi per 100 mila abitanti, doppia rispetto ai 600 medi dell’Austria. Ma succede anche, purtroppo, in molti paesi dell’est europeo dove per ignoranza, povertà e inefficienza del sistema sanitario, la percentuale dei vaccinati è molto più bassa che in Europa. La strage che sta avvenendo in Romania e Bulgaria è una conferma del fatto che la scelta di non vaccinarsi è un lusso di chi ha la fortuna di vivere in paesi ricchi dove si vaccinano in tanti. Insomma, di chi fa il No vax con il vaccino degli altri.

Contro questi pochi viziati, che possono danneggiare tutti, diversi stati stanno prendendo provvedimenti che molti cittadini vorrebbero anche più duri, fino a prevedere l’obbligo di vaccino, il divieto di manifestazione e di circolazione. Le misure in altri paesi, invece, sono blandissime, quasi inesistenti, come in Gran Bretagna dove si valutano restrizioni solo per chi viaggia all’estero, o in Germania dove sono state introdotte soltanto in Sassonia. In altri paesi ancora le misure sono durette e indirette, come in Italia dove vige il green pass, ma ai non vaccinati si concede la scappatoia del tampone (che però loro vorrebbero gratis). In Austria da qualche giorno è scattato il 2G, una sorta di lockdown per non vaccinati che permette una vita normale unicamente ai “Geimpft”, cioè a chi il vaccino lo ha fatto, e ai “Genesen”, cioè ai guariti da sei mesi, mentre prevede multe da 500 euro per gli altri. La soluzione più radicale e violenta è quella decisa a Singapore, l’isola del sud est asiatico da 5 milioni di abitanti, dove è stato annunciato che dal 31 dicembre gli ammalati di Covid non vaccinati si pagheranno le cure da soli. È un’idea che in Italia solleva applausi e istintive grida di giubilo pur basandosi sullo stesso principio per cui, presto, potrebbero essere esclusi dal sistema sanitario pubblico anche diabetici, obesi, tabagisti, alcolisti, bulimici, imprudenti e fancazzisti. È una misura che si basa, cioè, sull’idea che i diritti non dipendano dall’essere umani, ma dai comportamenti individuali. 

Stabilire per legge che non si ha diritto di essere curati se si rifiuta il vaccino significa stabilire per legge che non si ha il diritto di essere scemi. E sarebbe un passo molto pericoloso. La pandemia ha mostrato che apparteniamo a un sistema e che la nostra traiettoria individuale dipende, come il volo degli storni, dal comportamento statistico degli altri. E quindi pone la domanda su cosa fare – come trattare, punire, costringere – quei pochi che possono infettare molti. Lo ha detto il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza: “Non è possibile che un’intera città venga rovinata da quattro deficienti”. E lo ha detto, con più eleganza, il presidente Mattarella, riferendosi ai manifestanti no vax che, “sovente con l’ostentata rinuncia a dispositivi di protezione personale e alle norme di cautela anti Covid, hanno provocato un pericoloso incremento del contagio”. Il virus sta mostrando in maniera implacabile che chi non è d’accordo e non ubbidisce rallenta e ostacola chi governa, e può danneggiare tutti gli altri. Ma bisogna sopportarlo anche quando lo fa perché è completamente imbecille, come si fa in famiglia con il cugino ubriacone. I complottisti hanno ragione a dire che la pandemia può restringere le libertà democratiche, ma dovrebbero rivendicare prima di tutto il loro diritto all’imbecillità. Dovremmo rivendicarlo tutti – anche i professori Agamben e Cacciari – perché altrimenti la prossima vittima del Covid sarà la democrazia.