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Saverio ma giusto

Se le fake news alimentano i No vax, sfruttiamole anche noi

Saverio Raimondo

È ora di fare campagna Sì vax adottando la strategia degli avversari: informazioni false. Come quella che racconta "mia cuggina", il vaccino fa sparire le rughe. E per gli uomini l'esca più appetitosa: aumenta la virilità

Secondo un dossier del Center for Countering Digital Hate bastano 12 influencer a caso che diffondano fake news sui vaccini per inquinare il dibattito in merito e creare panico o scetticismo nella popolazione – popolazione che, in fatto di vaccini ma non solo, è bene ricordare che dà retta a 12 influencer a caso, e quando dico “a caso” intendo veramente presi a strascico dalla rete: nel caso specifico, “la sporca dozzina” presa in esame dal Ccdh era composta da un Kennedy minore (i Kennedy vivi sono tutti minori, quando un Kennedy conta veramente gli sparano subito), un guru della medicina alternativa (“medicina alternativa” è il modo politicamente corretto per chiamare oggi la stregoneria), bodybuilder e osteopati. E bastano poche migliaia di persone in piazza a manifestare contro vaccini e green pass (del resto, i No vax in Italia sono solo il 3 per cento) per far entrare questi temi in agenda.

  

Siamo passati dalla maggioranza silenziosa alle minoranze rumorose. E la resa è incondizionata: negli Usa Anthony Fauci è “costretto” dal boom di contagi della variante Delta a farsi una maratona di dirette Instagram con influencer, tiktoker e youtuber per convincere i giovani a vaccinarsi; mentre il 6 agosto in piazza Verdi a Palermo si è tenuta la prima manifestazione sì vax. Siamo a questo: gente che scende in piazza a sostegno del vaccino, manifestando il proprio parere su una questione che non ha niente a che fare con l’opinione pubblica – se i vaccini funzionano non è certo perché la gente fa il tifo per loro. Alla campagna vaccinale si aderisce perché è giusto e normale farlo, non perché si è d’accordo – d’accordo con chi, con cosa, poi? Con la realtà? Con i dati di fatto? Siamo, ancora una volta, nel campo del ridicolo: sei vaccinato e hai il green pass per andare ovunque tu voglia, e butti il tuo tempo per andare in piazza (a Palermo poi, e con questo caldo!) per manifestare a favore dei vaccini? La scienza direbbe che sei matto. Un Sì vax è ridicolo come una Miss Italia che dice di volere la pace nel mondo – corollario a questa affermazione è che un No vax è come una Miss Italia che dice che vorrebbe la guerra mondiale: l’unica reazione possibile è una risata collettiva, stacco dalla regia su un’altra Miss e fuori campo l’intervento della neuro.

Ma se abbiamo deciso di delegare anche la più grande campagna di vaccinazione di massa all’emotività e alla stupidità, allora andiamo fino in fondo: non basta il ricorso agli influencer e alle piazze, bisogna arruolare anche le fake news. Perché basare la comunicazione dell’efficacia e dell’importanza della vaccinazione sui dati scientifici quando possiamo ricorrere alle stronzate, esattamente come i No vax? E allora forza, diamoci dentro! Comincio io: il vaccino ti ingrandisce il pene. Dopo la seconda dose mi è diventato molto più lungo, almeno 10 cm in più. E che prestazioni! Per non parlare dell’effetto sulla pelle: mi ha detto mia cugina che da quando si è vaccinata le sono andate via tutte le rughe, le sono sparite le borse sotto agli occhi e la cellulite è scomparsa. Il marito di mia cugina invece, che ha fatto AstraZeneca, mangia quello che vuole, pane, pasta, dolci, e non ingrassa – prima non era così, era un ciccione; da quando si è vaccinato invece è dimagrito. E tutti e tre (io, mia cugina e sua marito) abbiamo notato che dopo esserci vaccinati, se sbattiamo le braccia, ci stacchiamo da terra e con il vento a favore possiamo volare. Come gli asini.

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