Milano, Fuorisalone 2019 (foto LaPresse)

Fuorisalone.it ci prova

Giovanni Seu

Nella capitale del design per recuperare la botta Covid ci vorranno anni. Ma c’è il digitale

Milano. Il Fuorisalone degli scorsi anni, con Milano invasa da 400 mila persone, con showroom, eventi e feste traboccanti è finito o quantomeno ci vorranno molti anni prima di rivederlo. La cancellazione dell’appuntamento di aprile e anche di quello posticipato di giugno, causa Covid-19, ha assestato un colpo pesantissimo al mondo del design che, dopo un primo momento di sgomento prova a reagire con spirito ambrosiano. A prendere in mano le redini è stato Fuorisalone.it – storico regista degli allestimenti che per una settimana si insediano in città a macchia di leopardo – che ha promosso un comitato composto da Brera Design District, Ventura Projects, Tortona Rocks, Tortona Design Week, BASE e Superstudio Più, i distretti di inBovisa, 5vie e Porta Venezia in design e il progetto Asia Design Milano.

 

La parola d’ordine è fare ricorso al digitale per dare forma a un nuovo Fuorisalone virtuale che possa rimpiazzare, per quanto possibile, quello tradizionale. L’obiettivo più ambizioso è la creazione di una tv digitale, una Netlix del design con spazi per espositori, designer, architetti e operatori del settore che renda così fruibile il design tutto l’anno. Fuorisalonetv, questo è il nome della tv online, sarà gratis per gli utenti e con pagamenti accessibili per chi voglia acquistare spazi: “Università e magazine del design si sono mostrati interessati al progetto – spiega l’ispiratore dell’iniziativa e founder di Studiolabo Cristian Confalonieri – contiamo sull’attenzione degli studenti perché il linguaggio video è molto diffuso, è il linguaggio di tutti”.

 

L’altra operazione è appena partita e punta riempire il vuoto della settimana del Mobile appena cancellata: “Avevamo concepito alcuni format con un ruolo complementare – continua Confalonieri – la necessità ci ha spinto a studiarli meglio, ad approfondirli poiché diventeranno il fulcro della manifestazione”. Il programma prevede quattro momenti. Si comincia tra qualche giorno con il Fuoriosalone Japan, una piattaforma web in cui designer, architetti e imprese potranno comunicare al pubblico giapponese la cultura del design grazie anche a un team operativo tra i due paesi. Sempre in questo mese saranno inaugurati Wechat, Weibo e Tencent Video: si tratta canali social, pensati a gennaio quando era scoppiata l’epidemia a Wuhan, ideati per consentire la partecipazione in rete dei cinesi. E’ l’occasione per le aziende italiane di conservare o entrare in collegamento con la Cina: Fuorisalone.it fungerà da mediatore elaborando i contenuti che saranno collocati su Wechat. La parte più delicata riguarda il tentativo di far recuperare quote di mercato alle aziende che stanno accusando i colpi della cancellazione della design week: da giugno sarà operativa la piattaforma fuorisalone.it/meets, dove gli imprenditori potranno iscriversi a prezzi quasi simbolici per presentare nuovi prodotti, incontrare clienti, creando un contatto diretto tra addetti ai lavori.

 

Il quarto format è fissato tra il 15 e il 21 giugno, la settimana in cui era stato rinviata la settimana del Mobile: un palinsesto video cercherà di riempire le giornate con contenuti live come talks, interviste, presentazioni di prodotti, concerti, alternati a prodotti confezionati da designer e aziende. Oltre alla web tv i contenuti saranno diffusi attraverso i social network. Lo stravolgimento determinato dal coronavirus non si limita al Fuorisalone versione digitale. La Fall Design Week di ottobre, sinora caratterizzata da un profilo culturale con talk e mostre potrebbe aprirsi al commerciale, consentendo così di recuperare almeno in parte la cancellazione della fiera di primavera. Il programma è in fase di definizione, è certo che ci saranno eventi, esposizioni non solo negli showroom di Brera ma anche in altri quartieri da anni protagonisti del design: “Sarà un evento italiano – spiega Confalonieri – non internazionale, la risposta della capitale italiana del design all’epidemia tra l’altro nel 30 mo anniversario della Guida Fuorisalone”.

 

Non tutto il design milanese ha seguito questa iniziativa generosa ma non priva di rischi. Saltato anche l’appuntamento di giugno, fissato dopo quello di aprile cancellato lo scorso febbraio, lo storico Salone del Mobile che si tiene in Fiera ha deciso di rinunciare ad ogni evento per il 2020, tutto è rinviato alla settimana che va dal 13 al 18 aprile del prossimo anno. Dal Comune, invece, arriva il sostegno al nuovo Fuorisalone ma con prudenza.

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