I ricavi della guerra commerciale

Maurizio Sgroi

Diminuisce il deficit delle merci Usa

Il guerreggiare sulle merci fra Usa e Cina, che da un anno almeno estenua le cronache, ha finalmente generato il risultato tanto perseguito dall'amministrazione statunitense: una riduzione del deficit commerciale statunitense nel secondo trimestre 2018. La corta impennata del conto merci, che essendo un deficit implica una sua riduzione, vale circa 17 miliardi ed è dipeso non tanto da una riduzione delle importazioni, che dovrebbe essere il fine dei dazi, leggermente cresciute, quanto dalle esportazioni aumentate malgrado l'antipatia di Trump. L'America ha esportato beni per oltre 429 miliardi, fra i quali si segnalano materie prime energetiche e prodotti agricoli, primo fra i quali la soia. Tutti beni che la Cina fino a ieri importava in notevoli quantità dagli Usa. Domani chissà. Alla lunga l'antipatia presenta il conto e già si orecchiano sussurri scoraggianti per l'economia Usa, come come quello del patron di Alibaba che rinnega la sua promessa di creare lavoro in un'America sempre meno amichevole. I ricavi della guerra commerciale sono transitori. I costi duraturi.

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