Il tasso innaturale di interesse

Maurizio Sgroi

Stagnazione secolare o azione della Fed?

Sarà pur vero, come ha detto di recente il governatore della Fed Jerome Powell, che l'r-star, ossia il tasso reale di equilibrio, o tasso naturale di interesse, non dipende dalla politica monetaria ma dalle condizioni generali dell'economia. Sarà vero ma ci credo poco, visto che i dati mostrano con chiarezza che l'inabissarsi del tasso avviene nella seconda metà del primo decennio del XXI secolo, quando la Fed, che pure dice di non poter influenzare questa grandezza economica, ha azzerato i tassi di riferimento e iniziato ad acquistare asset con manica larghissima. E poiché non convince l'idea che la demografia, la globalizzazione, o la stagnazione secolare abbiano iniziato a farsi sentire nell'ultimo decennio, dopo che nei trent'anni precendenti hanno dormicchiato, rimane il sospetto che la Fed, che pure dice di non entrarci, alla fin fine c'entri e che la caduta dei tassi abbia ben poco di naturale. Forse lo pensa anche Powell. Ma di ciò di cui non si può parlare, diceva il filosofo, si deve tacere. Aiuta a crederci.

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