Il cervello di Clarence Stasera sarà ancora lì. A cantare. A portare la croce. E a prendere applausi. Era lì anche quattro giorni fa. Dopo cinque minuti chiudeva la pratica dell’ostico Cesena, un pallonetto calciato di destro dal vertice sinistro dell’area che scende pelo per pelo tra secondo palo e traversa: un uno a zero molto striminzito ma quanto basta per tempi difficili. 28 SET 2011
Leggi tutti gli interventi Bagnasco oltre Berlusconi Il de profundis dell’era ruiniana nella quale i vescovi dettavano la linea rimanendo un passo indietro ai partiti sembra essere arrivato con la prolusione dell’altro ieri del cardinale Angelo Bagnasco in apertura del Consiglio permanente della Cei. La nuova strada è aperta. Il futuro prevede un soggetto politico che raccolga il meglio dell’Udc, degli ex Popolari confluiti nel Pd e del Pdl. “Da Formigoni a Fioroni”, è la battuta, provocatoria ma nemmeno troppo, che circola tra gli organizzatori del convegno di Todi del prossimo 17 ottobre. Leggi gli interventi di Ritanna Armeni - Luigi Amicone - Ruggero Guarini - Sandro Bondi - Leggi I vescovi e le bisbocce di Giuliano Ferrara Paolo Rodari 28 SET 2011
I Girls sono dei maschi, il 2011 è l’anno del retro e “Vomit” è una romantica canzone d’amore "Vomit” – così, senza giri di parole: vomito e sappiate che si tratta di una romantica canzone d’amore – è il singolo di traino del secondo album dei Girls, e ricorda i primi Radiohead. Stefano Pistolini 27 SET 2011
Il vento di riforma tedesco Mancano poco più di due settimane al discorso del Papa davanti al Bundestag di Berlino (dal 22 al 25 settembre Benedetto XVI sarà per la terza volta nella sua terra natale) e già il dibattito nella chiesa cattolica si è fatto acceso. Pochi giorni fa è stato direttamente il capo dei vescovi tedeschi e arcivescovo di Friburgo, monsignor Robert Zollitsch (73 anni, membro dell’Istituto di sacerdoti diocesani di Schönstatt, dal 12 febbraio 2008 guida dell’episcopato tedesco al posto del cardinale Karl Lehmann), a soprendere tutti. Paolo Rodari 09 SET 2011
Tettamanzi va, il suo sottotono resta Con un pontificale di “semplice ma importante saluto e ringraziamento” con maxischermo in Piazza Duomo, il cardinale Dionigi Tettamanzi ha salutato ieri la sua amata diocesi di Milano. Arrivò nel 2002, nel mezzo dei trambusti post giottini e delle guerre di civiltà, scegliendo per sé il linguaggio afono e un po’ malmostoso del moralismo sociale e del pietismo ecclesiale; se ne va ora dicendo che “gli anni della cosiddetta Tangentopoli pare che qui non abbiano insegnato nulla”. Leggi Il vento di riforma tedesco. Ratzinger va in Germania e trova una chiesa in odore di scisma di Paolo Rodari Redazione 09 SET 2011
Bollywood vs. jihad L’India è uno stato lacerato da scontri religiosi, linguistici, sociali, economici e regionali. Ma la battaglia che lo scorso anno ha veramente spaccato in due il paese riguardava una ben più fondamentale domanda: Munni o Sheila? Questi sono i nomi d’arte delle sirene del sesso che a Bollywood ballavano e cantavano due delle canzoni di maggior successo, non solo del 2010, ma probabilmente di tutti i 112 anni di storia dell’industria cinematografica indiana: “Munni Badnam Hui”, tratta dal film di successo Dabangg, e “Sheila Ki Jawani”, da Tees Maar Khan. di Shikha Dalmia Redazione 08 SET 2011
Gheddafi scappa sul Grande fiume Prima un convoglio blindato diretto verso il Niger, poi la notizia di un secondo convoglio, questo si dice carico di oro. Sono entrambi sospettati di fare parte del piano per la fuga del colonnello Gheddafi dalle mani dei ribelli che l’hanno spodestato, ma le notizie più fresche escludono che lui fosse a bordo. La destinazione sarebbe stata il Burkina Faso. Fausto Biloslavo 07 SET 2011
Metti un preservativo a Manhattan Hanno messo un gigantesco preservativo a Manhattan e ora vogliono cavarsela con una polemicuzza sull’eccesso di allarmismo, ma non è così semplice. Leggi Si poteva tornare a casa e raccontarla, e invece che palla il diario da New York di Andrea Marcenaro - Leggi Meglio prevenire che curare? Quando il principio di precauzione ci fa vivere peggio di come potremmo 30 AGO 2011