Orrore in Israele Trovati i tre ragazzi rapiti a Hebron, sepolti in un campo Riunione d’emergenza con i militari Netanyahu: “Ora Hamas la pagherà” 30 GIU 2014
Kerry umiliato I curdi fanno da sé, i giordani sono disperati, i sauditi furiosi, i palestinesi ammiccano a Damasco. 27 GIU 2014
Per Israele c’è una ong inglese dietro i rapimenti di Hamas Ha sede a Birmingham e il fondatore è stato premiato dalla regina Elisabetta 22 GIU 2014
Israele ripiomba nell’incubo del sequestro. Ecco cosa c’è dietro Il Mossad aveva previsto il rapimento dei tre studenti. Hamas vuole fermare la legge sulla liberazione di detenuti. 17 GIU 2014
Presidenziali al Cairo Storia dei corteggiatori internazionali del neo presidente al Sisi La vittoria dell’ex generale Abdel Fattah al Sisi alle presidenziali egiziane con il 97 per cento dei voti soddisfa un’ampia schiera di corteggiatori internazionali, pronti a salutare l’apertura di una nuova fase di stabilità nel paese (ancora da vedere) e a chiudere un occhio sulle violenze contro l’opposizione. 30 MAG 2014
In Libia sta nascendo un nuovo Gheddafi imposto dall’Egitto Il libico Khalifa Haftar ha tutte le caratteristiche del generale arabo del Novecento: non ha mai vinto una guerra, nemmeno una battaglia, si è formato nell’Accademia militare di Mosca, ha cambiato bandiera innumerevoli volte e circolano parecchie voci sul suo passato impiego come agente della Cia. Tanto basta per farne un candidato ideale del rais egiziano Abdel Fattah Khalil al Sisi, ben più giovane, ma con carriera e caratteristiche non dissimili: Haftar è l’alleato ideale per menare un colpo mortale all’unico paese arabo in cui i Fratelli musulmani sono al centro del gioco politico: la Libia. Carlo Panella 23 MAG 2014
La nuova fobia antisemita Prima di lasciare l’incarico di inviato dell’Onu nei Territori palestinesi, Richard Falk ha incitato la comunità internazionale e le aziende a unirsi al boicottaggio d’Israele. Falk è soltanto una delle tante personalità ebraiche anti israeliane raccontate nel libro di Giulio Meotti “Ebrei contro Israele” (Salomone Belforte Editore). Ne parliamo con l’ambasciatore d’Israele in Italia, Naor Gilon. “Questo nuovo tipo di antisemitismo prende di mira la collettività ebraica d’Israele. Leggi anche Meotti Chi sono gli ebrei in guerra con Gerusalemme Redazione 14 MAG 2014
Contro israele Chi sono gli ebrei in guerra con Gerusalemme Dopo aver completato il libro “A New Shoah. The Untold Story of Israel’s Victims of Terrorism”, una inchiesta sulle vittime israeliane del terrorismo palestinese, ne mandai una copia a George Steiner, un famoso critico culturale, un celebratissimo intellettuale ebreo con cattedra a Cambridge, autore di studi fondamentali di letteratura comparata, un mandarino culturale fiero di appartenere al popolo di Franz Kafka, Paul Celan, Elias Canetti, Ludwig Wittgenstein e Franz Rosenzweig. Pubblichiamo un estratto del nuovo libro di Giulio Meotti dal titolo “Ebrei contro Israele” (Salomone Belforte Editore, 114 pagine, 14 euro, con la prefazione di Ugo Volli) 11 MAG 2014
“Pace” tra Hamas e Fatah Scetticismo per l’accordo tattico tra fazioni palestinesi In teoria ieri le due principali fazioni palestinesi, Hamas e Fatah, hanno annunciato la fine di uno scisma che dura da sette anni e la formazione di un governo di unità nazionale entro le prossime cinque settimane, un esecutivo che indirà elezioni sei mesi più tardi, a dicembre. Hamas è il gruppo islamista che amministra la Striscia di Gaza ed è in uno stato di guerra permanente con Israele (ieri l’ultimo bombardamento contro un uomo del gruppo Jihad islamico, era in motocicletta a Beit Lahiya, nel nord della Striscia); Fatah controlla l’Autorità palestinese nella Cisgiordania ed è coinvolto in una lunga, estenuante tornata di negoziati di pace con Israele, sponsorizzata dal dipartimento di stato americano: la scadenza dei negoziati è il 29 aprile e l’annuncio di ieri equivale a una fine anticipata. In teoria, si è detto. 24 APR 2014
Quel derby tra Israele e Palestina giocato dall'altra parte del mondo L’equivalente di 1300 dollari di multa e il divieto di usare ancora le nuove magliette inaugurate a dicembre: così la Federazione calcistica cilena ha dato ragione a un ricorso originato dalla comunità ebraica contro il Deportivo Palestino di Santiago per aver sostituito al numero uno una mappa della Palestina senza indicazione dei confini israeliani. “Deve essere al bando ogni forma di discriminazione politica, religiosa, sessuale, etnica, sociale o razziale”, ha spiegato la Federazione. “per noi la Palestina Libera sarà sempre la Palestina storica e niente di meno”, ha risposto il Palestino sulla sua pagina Facebook. Maurizio Stefanini 20 GEN 2014