"A tu per tu" Governo Briatore “Il problema della politica e che non ci mettono le persone che sanno fare le cose di cui si occupano. In Italia c’è un problema enorme con la banda larga. Per esempio internet va lento, le telecomunicazioni fanno schifo. Ma perché non ci mettono Vittorio Colao, l’amministratore delegato di Vodafone, a fare il ministro delle Telecomunicazioni?”. Non ti piace il governo di Renzi. “Matteo sì, gli altri meno. I ministeri fondamentali sono Economia e Turismo, due cose che nel nostro paese dovrebbero andare insieme". 07 MAR 2014
Governo Briatore - Domani nel Foglio “Draghi all’Economia, Luca o Diego al Turismo, Marchionne allo Sviluppo, Colao alle Comunicazioni. Matteo datti una mossa”. “Santoro è il numero uno. Number One. E Travaglio è un genio, d’intelligenza superiore. Meglio averlo amico che nemico”. 06 MAR 2014
Jungleland Sospesi tra bellezza e fallimento Sospesi tra bellezza (grande) e fallimento (possibile). Sono la stessa cosa, in fondo. Non c’è nulla di più sexy di una decadente perfezione, a parte quella pasta che tu sai, certo. Roma, esterno giorno, marzo 2014, rumore di tazzine e cappuccini, dibattito permanente sul ginocchio di Pjanic e la sostituzione di Ljajic. di Pierluigi Pardo Redazione 04 MAR 2014
Polvere di narcos In Messico ogni “sexenio”, ogni periodo di sei anni in cui dura un presidente, ha il suo “capo” di riferimento – così dice la leggenda, ché quando si parla di Messico e di narcotraffico spesso i confini della cronaca sono labili, e i primi complottisti sono i media più accreditati. Capo è un termine quasi tecnico, indica un leader del narcotraffico, uno di quelli potenti, che parlano con i politici. Ogni presidenza è legata in qualche modo – che è connivenza per l’opposizione, scontro per il potere per gli altri osservatori – a un capo, dunque a un cartello, dunque a un sistema di potere parastatale che si annida dentro lo stato. Queste relazioni sono scivolose, nascoste, sempre negate. di Eugenio Cau Redazione 03 MAR 2014
Miglior film "12 anni schiavo", premio alla regia per "Gravity" "La grande bellezza" vince l'Oscar L'Italia ha trionfato alla 86esima cerimonia degli Academy Award grazie a Paolo Sorrentino, che con il suo "La grande bellezza" ha vinto l'Oscar per il miglior film straniero. Sul palco del Dolby Theatre insieme al protagonista Toni Servillo e il produttore Nicola Giuliano. Sorrentino ha ringraziato tutta l'equipe e poi "le mie fonti d'ispirazione: Federico Fellini, Talking Heads, Martin Scorsese, Diego Armando Maradona, Roma e Napoli" oltre alla moglie Daniela –- presente in sala – i genitori e il fratello. Redazione 03 MAR 2014
“A tu per tu” Il leone della Rai Nel ristorante dell’hotel De Russie, a via del Babuino, trenta metri da Piazza del Popolo, intorno all’una si raggruma una folla variopinta e dall’aria cospicua. E qui tutto è esattamente come te lo aspetti. Oleografia del banale. Una coppia ad angolo pare divertirsi enormemente, la signora porta alle grosse dita certi brillanti talmente enormi da farmeli supporre falsi. Un uomo dall’aria stolida legge in maniche di camicia un inserto sportivo. 02 MAR 2014
I baffi del Rottamatore “Devi mettere insieme tutto. Il ribaltone. Gli azionisti. I ministri. Le parole. I consiglieri. I servizi. L’economia. I sindacati. Le riforme. Le provocazioni. I messaggi. Le cooperative. La Confindustria. La missione. Le sfide. Blair. La scuola. La terza via. Il rapporto con i comunisti. Il rapporto con il partito. Il rapporto con il successore. Come dire: io qualcosina la noto, diciamo…”. Come tutti i migliori libri dei sogni, la particolarità del governo Leopolda è di essere un miracoloso volume in cui le pagine rilegate sono state scritte con un carattere così poco decifrabile e così poco comprensibile che chi in quelle pagine cerca di vedere qualcosa di particolare riesce senza problemi a intravedere esattamente quello che sogna di vedere. Merlo Se Renzi flirta più con il Cav. che con il Pd una ragione c’è (elettorale) 27 FEB 2014
La scommessa azzeccata del Milan su Taarabt e quella sbagliata dell'Inter su Milito Le strade del calcio possiedono dinamiche singolari, al punto che persino Flavio Briatore possa consigliare un giocatore ad Adriano Galliani. Ma nelle sue mille vite, l'imprenditore che viene dalla campagna cuneese ha anche posseduto una società di calcio. E al Queens Park Rangers ha avuto modo di innamorarsi del genio di Adel Taarabt, che si stava immalinconendo in Premier League. Mentre sulle proprie scelte si sta interrogando l'Inter. Come, per esempio, quella di concedere ancora fiducia a Diego Milito. Una volta la sua faccia triste era emendata dalle reti realizzate a ripetizione, oggi è rimasta soltanto quella e basta, a ricordare la somiglianza con Enzo Francescoli. Sandro Bocchio 24 FEB 2014
Grillo deve accontentarsi di Sanremo, perché il governo del sindaco c’è Il governo in tasca. Renzi entra al Quirinale con mille pensieri in testa. Dicono che l’esecutivo di oggi è come quello di ieri, una sciacquata in Arno della parabola di Tomasi di Lampedusa, tutto cambia perché nulla cambi. Dicono che non è stato dealfanizzato abbastanza. Dicono che poteva risparmiarselo questo passaggio. Matteo tira dritto e va spiccio. Pensa che no, non è un Matteopardo (Dago copyright), pensa che la metà dei suoi ministri sono donne, pensa che in tasca ha il governo del sindaco. Mario Sechi 24 FEB 2014
De Bortoli, gli editori impuri (compreso CDB) e i giornali senz’anima Al direttore - L’intervista di Ferruccio de Bortoli all’ottimo Salvatore Merlo riapre la vexata quaestio dei tormentati rapporti tra grandi giornali e società editoriali, con azionisti spesso impuri, talvolta rissosi, talaltra impuri e rissosi al tempo stesso. Le parole del direttore del Corriere della Sera hanno fatto rumore. Ne avrebbero fatto ancora di più se fossero state correlate a una notizia che ha avuto poca attenzione ma che ha un forte valore segnaletico. di Massimo Mucchetti Redazione 22 FEB 2014