esami

Oltre le polemiche c'è di più. Tracce di ottimismo alla maturità

Stefania Auci

La gran traccia sul futuro. Più che Moravia e Quasimodo, il testo su cui concentrarsi è quello di Angela: un passaggio che illustra l’importanza dell’interazione tra scienza, economia e cultura

Che Italia ci raccontano le tracce di questa maturità 2023? Passata l’emozione dettata dall’essere coinvolta in quanto insegnante, ho riletto con calma i testi. Belli, per carità, ma sicuramente non di facile approccio. A mio avviso si tratta di elaborati più adatti a un liceo, che presuppongono una preparazione e un livello di approfondimento che non sempre si può trovare oggi nella scuola italiana, soprattutto se a cimentarsi con questa prova sono ragazzi che provengono da contesti sociali deprivati o con difficoltà linguistiche. E qui, forse, è il vero nodo del problema. In queste ore ho raccolto testimonianze di colleghi provenienti da diversi contesti geografici e sociali e, salvo poche eccezioni, la voce è stata unanime. 


Si tratta di tracce che non fanno i conti con la realtà sfaccettata e composita della scuola italiana, dove accanto a realtà di eccellenza si trovano istituti scolastici con un altissimo numero di studenti in dispersione scolastica e un basso livello di scolarizzazione. Sembra che ci sia uno scollamento tra chi materialmente redige le tracce e chi, invece, nelle classi ci entra, ci lavora e ci vive. E questo scollamento porta alla conseguenza che il liceale svolgerà questi elaborati senza grosse difficoltà mentre un maturando di un istituto tecnico o professionale dovrà sudare le proverbiali sette camicie per capire almeno cosa vuole la consegna.

Al netto dei testi scelti per l’elaborato di letteratura – che presuppongono che un insegnante abbia avuto il tempo di presentare alla classe le opere di Alberto Moravia o di delineare i collegamenti tra lirica greca arcaica e le poesie di Salvatore Quasimodo – le tracce sembrano rappresentare un’Italia divisa. Ben due testi con una lettura della storia in chiave italocentrica e parziale, forse anche ideologicamente orientata. Dall’altra parte, invece, un testo sul valore e sull’importanza dell’attesa ma soprattutto, il brano tratto dall’ultimo volume di Piero Angela: un passaggio che illustra l’importanza dell’interazione tra scienza, economia e cultura. Con la sua scrittura semplice, divulgativa e affascinante ha trasmesso un messaggio di fiducia ai ragazzi, e li ha coinvolti, li ha interessati e affascinati, tanto che è stata una delle tracce più apprezzate. Un messaggio di speranza e un’apertura di credito verso un futuro che non può accettare una visione ristretta della nostra nazione e men che meno del nostro futuro.
 

Di più su questi argomenti: