Come vedere Marte, che stasera è alla distanza minima dalla Terra

Un incontro ravvicinato mostrerà il pianeta rosso vicino e brillante come non accadeva da 15 anni. Perché torni ad avvicinarsi, bisognerà attendere il 2020. Ma occhio alle fake news: non sarà grande come la Luna

Redazione

Ha accompagnato la Luna nella serata astronomica più spettacolare degli ultimi anni, quella dell'eclissi più lunga del secolo. Dopo la scoperta, in gran parte made in Italy, che nel sottosuolo di Marte c'è un lago di acqua salata, possibile habitat di vita aliena, il pianeta rosso è osservato speciale. E questa notte sarà ancora più facile vederlo bene, perché il 31 luglio 2018 avrà un incontro ravvicinato con la Terra, mostrandosi vicino e brillante come non accadeva da 15 anni. Marte si trova infatti alla minima distanza dal nostro pianeta, pari a 57.590.630 chilometri. La separazione massima dei due corpi celesti è di circa 401 milioni di chilometri, e la distanza media è di 225.

   

A partire dal tramonto, Marte sorgerà verso sud-est, pochi gradi al di sotto della Luna, nella costellazione del Capricorno. Raggiungerà il punto più vicino alla Terra intorno alla mezzanotte, restando visibile per gran parte della notte. Poi, a partire da metà agosto, la luminosità del pianeta rosso inizierà a indebolirsi, mentre le orbite marziana e terrestre allontaneranno i due pianeti.

     

Le dimensioni apparenti di Marte nel maggio 2018 e il 31 luglio 2018,
quando raggiunge la distanza minima dalla Terra (fonte: NASA/JPL-Caltech)


         

L'avvicinamento alla Terra è un appuntamento che si ripete all'incirca ogni 26 mesi. Marte si sposta tra un punto di massima e un punto di minima distanza dal Sole a causa della sua orbita ellittica. La combinazione dei periodi di rivoluzione dei due corpi fa sì che si trovino, a scadenze prevedibili, in un punto di massima e di minima distanza tra loro. "Avendo un'orbita ellittica, Marte si trova periodicamente a una distanza minima e una massima dalla Terra", ha spiegato all'Ansa Silvia Casu, dell'osservatorio di Capodimonte dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). "Quando Marte è in opposizione, cioè dalla parte opposta del Sole rispetto alla Terra, si verifica un allineamento tra i pianeti e la stella, con la Terra nel mezzo", ha detto ancora l'astronoma. "Si tratta di un fenomeno interessante, perché durante l'opposizione il pianeta rosso è completamente illuminato dal Sole e alla distanza minore dalla Terra", ha aggiunto.

 

Le distanze minime, però, non sono sempre le stesse, ma variano, anche se in minima parte, a seconda dell'attrazione gravitazionale di Giove. L'ultima volta che Marte si era trovata nel punto più vicino alla Terra era quindici anni fa. Il 27 agosto 2003 alle 9:51:13 UT Marte si è trovato infatti vicino alla Terra come mai in quasi 60.000 anni: 55.758.006 chilometri. Ciò è stato possibile perché Marte si trovava a un giorno dall'opposizione e circa a tre giorni dal suo perielio, cosa che lo rese particolarmente visibile dalla Terra. Il massimo avvicinamento di questo millennio avverrà invece l'8 settembre 2729

    

Nei giorni scorsi la Nasa ha potuto scattare alcune immagini di Marte che mostrano una tempesta di sabbia globale. Questi incontri ravvicinati sono, per le agenzie spaziali, anche un'opportunità per programmare il lancio di nuove missioni: nell'ottobre 2020, quando Marte tornerà ad avvicinarsi a noi, l'Agenzia Spaziale Europea (Esa) lancerà la missione ExoMars 2020 e la Nasa la missione Mars 2020: entrambe a caccia di tracce di vita presente o passata sul pianeta.

    

Attenzione poi alle fake news che iniziano a circolare in queste ore: Marte grande come la Luna? Palesemente una bufala. "Non è vero che il 31 luglio Marte appare grande come la Luna. Se così fosse – puntualizza la Nasa – sulla Terra avremmo enormi problemi legati all'attrazione gravitazionale di Marte e Luna insieme".

  

Infine, se dalle vostre parti dovesse essere troppo nuvoloso (sulle Alpi e tra Sicilia e Calabria il cielo potrebbe essere coperto), qui potrete seguire la diretta della Nasa:

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