Un'estate al mare. Su Marte

L'Agenzia Spaziale Italiana ha dichiarato di aver individuato acqua salata nel sottosuolo marziano

Paolo Galati

Non fai in tempo a riprenderti dall’ultima notizia di tracce di vita su Marte che l’ASI (l’Agenzia Spaziale Italiana che ha recentemente festeggiato 30 anni di vita) durante una conferenza stampa dichiara di aver individuato acqua salata nel sottosuolo marziano.

  

 

La scoperta pubblicata su Science (la rivista ufficiale per le tracce di vita) sta facendo il giro del mondo. Il primo autore dell’articolo nonché portavoce della scoperta è Roberto Orosei dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf): fermi tutti, è una scoperta tutta made in Italy. Per la scoperta sono stati utilizzati i dati raccolti dal radar MARSIS – Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding – della missione MARS express (del 2003!). Il radar che si trova sulla sonda è stato realizzato quasi esclusivamente in Italia e non è la prima volta che i dati di MARSIS vengono utilizzati per annunciare scoperte sensazionali nel sottosuolo marziano.

   


 

Nel gennaio 2004 venne annunciata la presenza di acqua sotto forma di ghiaccio nel sottosuolo polare, nel 2005 venne ipotizzata l’esistenza di un lago ghiacciato e nel 2007 i dati del radar portarono a stimarne addirittura la quantità. Vi starete chiedendo: “ma come funziona il radar? Come fa a raccogliere informazioni presenti nel sottosuolo senza perforare nulla sulla superficie?”. Tutti i radar funzionano così: il radar genera di continuo onde elettromagnetiche di una certa energia e frequenza (e altre caratteristiche, ma immaginate delle vere e proprie onde come quelle del mare). Le onde – quando incontrano un ostacolo – tornano indietro e da questa “eco” è possibile identificare composizione chimica, strati, temperature, ecc.: capite bene che scegliendo le onde giuste si potranno raggiungere profondità del suolo marziano altrimenti irraggiungibili. Del resto sulla Terra sappiamo dell’esistenza di laghi di acqua liquida al di sotto del nostro polo Sud proprio grazie ai profili radar dei nostri satelliti. E i dati provenienti dalla calotta polare marziana sono incredibilmente paragonabili a quelli terrestri: l’Agenzia Spaziale Italiana sta vivendo momenti di euforia dichiarando a tutto il mondo di aver trovato acqua nel sottosuolo di Marte.
Largo circa 25 km, il lago si troverebbe a circa 1.5 km di profondità nel sottosuolo. Certo non è una passeggiata ma alla portata di una perforazione terrestre.

  

   
Si potrà bere? Non lo sappiamo con certezza ma la scoperta parla di acqua probabilmente salata, dovuta alla significativa presenza di sali che hanno anche evitato il congelamento.

   
Quindi ci si potrà fare una bella nuotatina e per ora mettiamola così: anche gli scienziati italiani hanno il mare dentro.

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