La NASA cerca casa sulla Luna. Elon Musk un garage su Marte

L'agenzia spaziale americana è a caccia d'idee per creare sul nostro satellite naturale una base permanente che non dipenda dai rifornimenti terrestri. Intanto SpaceX manda la prima automobile in orbita intorno al pianeta rosso

Redazione

La Nasa vuole sfruttare le risorse della Luna per creare sul suolo del nostro satellite naturale una base permanente che non dipenda del tutto da materiali e rifornimenti inviati dalla Terra. L'agenzia spaziale americana preme per ricevere idee per l'utilizzo delle risorse "locali" come acqua, anidride carbonica e minerali con cui ridurre i costi delle missioni spaziali per creare condizioni di autosussistenza nello Spazio, che diminuirebbero la dipendenza dal trasporto di risorse dal pianeta. Il pressing è in linea con la recente volontà espressa dal presidente americano, Donald Trump di riportare gli astronauti sulla Luna: l'idea è che una volta perfezionato l'uso di determinate tecnologie sulla Luna, si possano iniziare spedizioni alla volta di Marte. Accantonate, almeno per ora, a quanto pare, le ipotesi di progetti che chiamino in causa asteroidi, ventilate sotto l'amministrazione Obama. Gli studi proposti, spiega la Nasa, devono "rispettare le strategie per stimolare il settore aerospaziale commerciale, sfruttando lo Spazio commerciale e le capacità terrestri".

  

Nel frattempo, però, è l'inizitiva privata a farsi strada. Nel mese di gennaio 2018, la SpaceX testerà il suo razzo Falcon heavy, destinato, nella visione di Elon Musk, a portare un giorno l'uomo su Marte. Per ora, però, su Marte porterà un carico eccezionale: la Tesla Roadster del fondatore dell'azienda, destinata a diventare la prima autovettura in orbita intorno al pianeta rosso.

 

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