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Il Cts frena le regioni: il bollettino resti così com'è. Omicron all'81 per cento

Redazione

Dal Cts arriva l'indicazione di non modificare il bollettino: gli asintomatici restino nel conteggio dei ricoveri Covid. Intanto l'Rt è a 1,56 e si registrano quasi 2mila casi ogni 100mila abitanti mentre crescono i ricoveri

Quello di oggi pomeriggio potrebbe essere l'ultimo monitoraggio a calcolare la pressione ospedaliera con i criteri che sono stati validi in questi due anni. Secondo una bozza di circolare che è stata pubblicata questa mattina da Quotidiano Sanità, il ministero sta valutando di escludere dal computo dei ricoveri Covid i positivi asintomatici che vengono ricoverati per altri motivi che non riguardano il virus. Una casistica che secondo alcuni stime riguarderebbe circa il 30 per cento dei pazienti. Con questa modifica le regioni avrebbero meno possibilità di finire in zona arancione e rossa, visto che a determinare questo passaggio contribuisce anche il tasso di riempimento dei posti letto ordinari che, dopo la modifica, risulterà sensibilmente inferiore.

Nella circolare preparata dalle direzioni generali della prevenzione e della programmazione sanitaria del ministero della Salute si specifica che “il paziente ricoverato per cause diverse che risulti, ma asintomatico per Covid-19, pur essendo tracciato come 'caso', non sarà conteggiato tra i ricoveri dell'area medica Covid”, spiegando inoltre come a partire da febbraio questa distinzione sarà chiaramente riportata anche nel flusso giornaliero dei dati sul contagio, prodotto dall'Istituto superiore di sanità.

Il documento non sarebbe ancora stato inviato agli enti locali, tanto che il ministero specifica che "nessun atto formale è stato disposto al momento" ma "resta aperta l’interlocuzione con le regioni". fermo restando un punto, messo in chiaro ieri dall'Iss: non sarà possibile escludere gli asintomatici dal contegio dei positivi nel bollettino quotidiano, come volevano i governatori, perché renderebbe impossibile monitorare l'andamento e la circolazione del virus. 

Ma dal Comitato tecnico scientifico, riunito questo pomeriggio, trapela una posizione di prudenza, anche se un parere formale sembra non essere stato ancora adottato. Spetterà in ogni caso al ministro Roberto Speranza l'ultima parola. Più chiara, e contraria, è invece la posizione del Cts rispetto alle altre richieste dei governatori: gli asintomatici continueranno ad essere conteggiati nel bollettino, che resterà quotidiano e non settimanale, come ipotizzato in questi giorni. Oltre ai problemi di trasparenza, per gli esperti sarebbe una scelta troppa rischiosa, specie in una fase delicata come questa in cui i numeri della pandemia crescono di giorno in giorno, trainati da Omicron, ormai predinominante. L' indagine appena pubblicata da Iss, ministero della Salute e fondazione Bruno Kessler, condoatta in 120 laboratori lo scorso 3 gennaio, stima all'81 per cento la presenza della nuova variante in Italia, mentre la restante percetuale riguarda la Delta. 
 

Il monitoraggio settimanale: aumentano i ricoveri, crescono Rt e incidenza


Dal monitoraggio della settimana emerge intanto che l'indice di trasmissibilità Rt è in crescita da 1,43 di venerdì scorso a 1,56 di oggi, e l'incidenza dei casi raggiunge 1.988 casi ogni 100mila abitanti (era a 1.669).

Un quadro in cui la Valle d'Aosta cambia colore e va in arancione, mentre si salvano Friuli-Venezia Giulia, Sicilia e Piemonte, in bilico fino all'ultimo. Passerà inve in giallo la Campania.

Guardando al quadro nazionale, risultano in crescita sia il tasso di occupazione di posti letto in area medica, al 27,6 per cento (era 21,6 per cento), che delle terapia intensive, 17,5 per cento (era 15,4 per cento). Mentre, a riprova delle difficoltà di tracciamento, con i contagi ormai stabilmente oltre quota 100mila nel conto quotidiano, sono più che raddoppiati i casi non associati a catene di trasmissione (649.489 contro 309.903 della settimana precedente). Al contempo cala la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di indagine delle Asl sui contatti stretti: dal 16 per cento al 13 per cento.

 


Articolo aggiornato alle 17,30 

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