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Aumentano i casi di morbillo in Europa. I dati dell'Oms

Samuele Maccolini

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità tra i motivi della diffusione anche disinformazione e scarsa consapevolezza riguardo alla necessità del vaccino

Il morbillo sta tornando a minacciare la salute di migliaia di europei. A lanciare l'allarme è l'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ieri ha pubblicato gli ultimi dati disponibili sulla diffusione del virus. In Europa nei primi sei mesi del 2019 sono stati registrati 90 mila casi di morbillo, il numero più alto di questa decade. L'anno scorso erano 84 mila. Se allarghiamo il raggio ai cinque continenti si nota che il numero di casi registrati è il più alto dal 2006: le persone contagiate dal morbillo sono quasi triplicate nel giro di un anno, in linea con l'aumento dei casi registrati di anno in anno a partire dal 2016. “I focolai mettono a dura prova i sistemi sanitari e causano gravi malattie, disabilità e decessi in molte parti del mondo”, scrive l'Oms.

 

I paesi dove sono stati registrati il maggior numero di contagi sono Repubblica Democratica del Congo, Ucraina e Madagascar. In quest'ultimo paese la situazione pur rimanendo critica è migliorata grazie a una vasta campagna di vaccinazioni a livello nazionale che ha provocato una diminuzione nella diffusione del virus: “Una dimostrazione di quanto la vaccinazione sia efficace per porre fine alle epidemie e proteggere la salute”, sottolinea l'Oms.

 

Negli stati occidentali la situazione non è rosea. Mentre in Europa i casi registrati sono 6 mila in più rispetto all'anno scorso, gli Stati Uniti registrano il più alto numero di ammorbati negli ultimi venticinque anni.

 

“Il morbillo può essere prevenuto quasi del tutto grazie a due dosi di vaccino”, ricorda l'Oms. “Le ragioni per cui le persone non vengono vaccinate sono diverse e variano di paese in paese – mancanza di accesso ai servizi sanitari o vaccini di qualità, conflitti e sfollamenti, disinformazione sui vaccini, o scarsa consapevolezza riguardo alla necessità del vaccino. In alcuni paesi il morbillo si sta diffondendo tra i bambini più grandi, giovani e adulti che non si sono vaccinati in passato”.

 

I dati di Oms e Unicef indicano che l'86 per cento dei bambini riceve il primo vaccino, ma solo il 69 per cento il secondo. Sarebbero circa 20 milioni i bambini che nel 2018 non hanno ricevuto alcun vaccino. L'Oms invita tutti a verificare che le proprie vaccinazioni siano aggiornate. Un'esortazione che vale ancor di più oggi mentre molti si preparano a partire per un viaggio all'estero durante il periodo di ferie.