Michele Santoro - foto Ansa 

Roma Capoccia

Michele Santoro ha denunciato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri

Gianluca De Rosa

"Guardi. noi non abbiamo alcun problema a raccogliere le firme, siamo già a 63 mila, ma è una questione di principio", dice l'ex conduttore al Foglio. La querela partita per una richesta del leader di Pace, terra e dignità fatta al comune della capitale

“Guardi. noi non abbiamo alcun problema a raccogliere le firme, siamo già a 63 mila, ma è una questione di principio”, si sfoga con il Foglio Michele Santoro. L’ex conduttore, oggi leader della lista Pace, terra e dignità, ha appena denunciato il sindaco Roberto Gualtieri. Il comune non ha dato seguito alla sua richiesta: permettere ai cittadini di firmare per la lista anche negli uffici del comune. Santoro è convinto che la legge obblighi i comuni. La grana è stata affidata all’avvocato Lorenzo Borrè, già legale dei dissidenti del M5s, incubo prima di Grillo, poi di Conte, oggi di Gualtieri.
 

“Si tratta di un diritto costituzionale, nulla di personale”, dice l’ex conduttore. Ne ha discusso anche con Andrea Catarci, assessore di Sinistra italiana che alle europee, dopo un tentativo di alleanza, punterà agli stessi voti a cui punta la lista di Santoro. “Abbiamo contattato la direzione dei servizi elettorali del Viminale per capire se in effetti fosse come diceva Santoro e ci hanno confermato che non c’è alcun obbligo normativo, i comuni possono valutare in autonomia, purtroppo per noi in questo momento è troppo complicato”, spiega Catarci.