Cinema Eden Roma - foto Ansa

Roma Capoccia

Andare al cinema a Roma, la mattina, come una volta

Gianluca Roselli

Le matinée, in voga negli anni '70 e poi scomparse negli anni '90, ora tornano di nuovo in voga: "Abbiamo iniziato un mese e mezzo fa e c’è una risposta interessante spiega Ermanno Nastri, direttore del cinema Eden. Il boom c'è stato dopo il Covid

Negli anni ’70 erano un classico: le matinée, andare al cinema al mattino, magari per vedere una rassegna su Truffaut o Godard, era un’abitudine tra i ragazzi dei movimenti studenteschi, importata dai loro coetanei parigini. La mattina al cineclub faceva molto “intellettuale” e molto “contestazione”. Poi, negli anni ’90, sono arrivate le scuole: gli istituti organizzavano mattinate al cinema per le classi. Chi scrive – ma si era ancora negli Ottanta – ricorda visioni scolastiche di Mission di Roland Joffe e L’attimo fuggente di Peter Weir. Ora, anno domini 2024, terzo dopo il Covid, gli spettacoli al mattino in città sono ripresi, specie tra sabato e domenica. L’Eden a Cola di Rienzo, il Troisi a Trastevere, il Lux in zona Trieste, il Barberini da poco rinnovato, il Farnese, il Giulio Cesare in Prati, il Quattro Fontane, il The Space a piazza della Repubblica sono le sale che hanno ricominciato le proiezioni al mattino, a partire dalle 11, ma anche alle 12, 12.30, 13. E pure qualche multiplex in periferia, come il The Space al Parco dei Medici e l’Uci a Porta di Roma. Caffè e cornetto al posto dei popcorn.
 

C’è chi propone i titoli in programmazione e in prima visione, e chi invece mette in tabellone vecchi film d’autore, grandi classici, pellicole cult o rassegne. "Abbiamo iniziato un mese e mezzo fa e c’è una risposta interessante. Se prima del Covid le matinée si facevano soprattutto per le scuole, ora vengono gli habitué del quartiere. Il nostro amico Gianni Amelio le chiama 'le signore del cinema Eden'. Per ora proiettiamo i film in cartellone, ma presto partiremo con le rassegne", spiega Ermanno Nastri, direttore del cinema Eden. Dal post Covid, che ha visto chiudere una decina di sale in città (102 negli ultimi 10 anni), tra cui Roxy, Embassy e King, questo è il primo anno in cui si respira. “Viaggiamo ancora con un 30 per cento di biglietti in meno rispetto al pre Covid, ma il peggio è passato. È vero che molti si accomodano sulle piattaforme, ma per un buon prodotto le persone al cinema ci vanno ancora.
 

E quest’anno bei film ce ne sono stati: "C’è ancora domani, Anatomia di una caduta, Io capitano, Oppenheimer…", osserva Nastri. Se sono ripartite le matinée, è però quasi scomparso il secondo spettacolo serale, quello delle 22.30. Il motivo è presto detto: il numero di spettatori del primo e secondo spettacolo si raggiunge ugualmente con un’unica proiezione serale. Così dopo le 22 non c’è quasi più nulla.

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