Roma Capoccia

Bilancio laziale, Pd e destra trovano l'accordo sul fondo taglia-tasse

Marianna Rizzini

Dopo giorni di lavoro in Commissione ricompare il finanziamento per la riduzione della pressione fiscale per quasi due milioni di contribuenti. Ma sull’eventuale acquisto del teatro Eliseo l'opposizione promette battaglia 

Non è l’effetto del clima natalizio, scherzano nel centrosinistra laziale, sottolineando torti e meriti di quello che viene chiamato “il ripristino”. E’ un passo vittorioso (per il Pd) sulla scena che vede contrapposte maggioranza e opposizione laziali sul tema dei conti. Si parla infatti del tanto amato (o odiato, a seconda dei punti di vista) fondo taglia tasse, oggi redivivo. Antefatto: nel 2022, in accordo con Cgil, Cisl e Uil, il centrosinistra, allora al governo nel Lazio, su impulso dell’ex vicepresidente della Regione Daniele Leodori (ora vicepresidente del Consiglio regionale e segretario del Pd laziale), istituiva il suddetto fondo da 300 milioni di euro. Un fondo che, nel 2023, ha fatto sì che l’80 per cento dei contribuenti laziali pagassero meno tasse: per i redditi fino a trentacinquemila euro, infatti, risultava bloccata l’addizionale Irpef e, per quelli da 35 mila a 40 mila euro l’anno, si inseriva un bonus energia fino a trecento euro, come “automatismo” in busta paga. Un mese fa, però, dallo stesso Pd si lanciava l’allarme: se nel 2023 sono state pagate meno tasse, nel 2024 i cittadini del Lazio ne pagheranno di più, per “colpa di una destra che odia non solo i poveri ma anche il ceto medio”, era l’accusa lanciata al governatore di centrodestra Francesco Rocca, per quella che appariva decisione incrollabile di non rifinanziare il fondo. Dopo giorni di lavoro in Commissione, però, raccontano nel centrosinistra laziale, il fondo è ricomparso. Dice Leodori: “Sono mesi che lo diciamo: il fondo taglia tasse si doveva e si poteva riconfermare. Oggi la Giunta ha sottoscritto un nuovo accordo con i sindacati. Bella notizia per le famiglie”. “Orgogliosi dell’accordo”, dice la vicepresidente in Commissione Bilancio alla Pisana Emanuela Droghei. E il segretario generale della Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola, dopo l’incontro con l’assessore al Bilancio della giunta Rocca Giancarlo Righini, sottolinea “l’intesa” che prevede il rifinanziamento del fondo “con le risorse necessarie per la riduzione della pressione fiscale per quasi due milioni di contribuenti”. Ma la concordia è circoscritta. Sull’emendamento che riguarda l’eventuale acquisto del teatro Eliseo, infatti, l’opposizione ieri esplodeva, chiedendo che Rocca andasse a riferire in Aula. 
 

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.