Meditare per lavorare, la trovata del comune di Trevignano

Gianluca De Rosa

L'idea del vicesindaco del comune lacustre Luca Galloni per aiutare i 32 dipendenti a "ridurre lo stress" e a "migliorare il confronto". "Facciamo come le grandi aziende"

Altro che conoscere per deliberare, meditare per lavorare. E’ questa l’ultima trovata del comune di Trevignano per migliorare “la gestione dello stress”, “la capacità di concentrazione” e “la comunicazione” tra i propri  dipendenti 
 D’altronde se percorsi formativi simili li seguono i dipendenti di Google, Microsoft o banca Mediolanum perché la stessa sorte non dovrebbe toccare ai 32 dipendenti del comune lacustre? L’idea è venuta al vicesindaco, il dem Luca Galloni. “Abbiamo constatato che nel post pandemia c’è stata una problematica diffusa di difficoltà psicologica nel confrontarsi e nella gestione dello stress”, racconta. “Io avevo iniziato a meditare, e a leggere i principali studi di neuroscienze sui benefici che la meditazione fornisce anche sul lavoro”. Persuaso dalle letture Galloni   ha quindi scelto di contattare i trainer di un tipo di meditazione che si chiama “Omm, the one minute meditation”, una tecnica inventata da Patrizio Poletti e utilizzata come benefit azienale da diverse imprese anche in Italia. “E’ una meditazione molto pratica, non c’è niente di ascetico, e una semplice applicazione delle neuroscienze che aiuta a garantire il benessere mentale”, spiega il vicesindaco di Trevignano.


Due giorni fa si è svolta la prima delle quattro giornate di formazione (il corso rientrerà proprio nei percorsi di formazione previsti dalla legge per i dipedenti comunali) a cui hanno partecipato la metà dei 32 lavoratori del comune. “Dopo un primo scetticismo c’è stata una bella partecipazione, la cosa è piaciuta e adesso ci chiamano anche da altri comuni”, dice Galloni. Il costo? Circa 4 mila euro. Oooommmmmm.

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