Fratelli d'Italia contro Fratelli d'Italia

Settimana nera per Rocca alla Regione, e non solo per i j'accuse dell'opposizione

Marianna Rizzini

Non c’è soltanto l’opposizione, a turbare la navigazione finora (fin troppo) tranquilla del governatore di centrodestra del Lazio Francesco Rocca. Non c’è infatti soltanto la protesta delle opposizioni – che ieri non hanno partecipato alla riunione della Commissione Bilancio in polemica contro “la destra che non rispetta le regole e presenta, fuori tempo massimo, un odg aggiuntivo”. E non c’è soltanto, sullo sfondo, l’attacco della Cgil e delle opposizioni sul “vergognoso aumento della pressione fiscale”: “Dopo che il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un odg che impegnava il presidente a rifinanziare il fondo tagliatasse, nel Lazio l’imposta sui redditi sta per aumentare per oltre due milioni di contribuenti, un aumento della pressione fiscale su lavoratori e pensionati che arriva a superare i 300 euro”, lamentano i capigruppo d’opposizione. “Il Consiglio è sempre più ridotto a mero passacarte della giunta”, è il j’accuse. Quel che è peggio, è che il disastro rischia di averlo in casa, Rocca, in seno alle diverse anime di Fratelli d’Italia. Nei giorni scorsi, infatti, il presidente del consiglio regionale Antonello Aurigemma, esponente del partito della premier Giorgia Meloni, ha mandato agli assessori della Giunta una lettera in cui si dice loro di rispettare i consiglieri, anche della stessa maggioranza, limitando gli emendamenti alle loro proposte di legge: “Ho avuto modo di verificare”, si legge nella missiva, “anche su ripetute sollecitazioni dei consiglieri che partecipano alle commissioni…che le proposte di legge adottate dalla giunta regionale siano oggetto di emendamenti presentati anche da parte degli stessi assessori proponenti dell’articolato di cui si chiede l’approvazione”. E si dice nella lettera che questa “modalità”, pur essendo consentita dal regolamento dei lavori del Consiglio regionale, oltre a “inasprire inutilmente i rapporti con le opposizioni, affievolisce di fatto il ruolo e la partecipazione dei consiglieri della stessa maggioranza” rispetto al possibile “miglioramento degli articolati proposti dall’esecutivo”. E che si rischia così di pregiudicare “l’immagine e la compattezza” della Giunta. Prevenire i comportamenti conflittuali, trasmettendo prima gli emendamenti allo stesso Aurigemma, è il concetto. Ma a chi parla Aurigemma, si domandano alla Pisana? E tra i nomi che si sussurrano spunta quello dell’altro uomo di FdI, l’assessore al Bilancio Giancarlo Righini.
 

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.