La cantante Nada Malanima (foto di Claudia Pajewski) 

Roma Capoccia

"Faticosa e complicata, a Roma vedi il bello anche se non c'è”. Parla Nada

Giuseppe Fantasia

"Oggi non ci vivo più, ma continuo a frequentarla. È la città dove tutto è iniziato, ti fa vedere il bello anche quando non c’è, ti fa immaginare e dimenticare"

Roma? “All’inizio, per me che venivo da un paesino, è stata una metropoli, la città delle scoperte e delle mille esperienze, quella dove tutto è iniziato ed è continuato dai primi anni ‘70 ai primi del Duemila. Oggi non ci vivo più, di certo non perché non ci stessi più bene. Per motivi di famiglia mi sono spostata in Maremma, ma continuo a frequentarla e a vedere gli amici che ho lì. Amo Roma, perché nonostante sia faticosa e complicata, è positiva. E’ una città che ti fa vedere il bello anche quando non c’è, che ti fa immaginare e dimenticare. La politica non mi interessa più, ma se ci sono cose che non funzionano, è colpa nostra, perché siamo noi uomini a distruggere sempre tutto”.

 

Nada Malanima parla al Foglio nella bella isola di San Pietro dove è ospite della 15esima edizione di Creuza de Mà, il festival di musica per il cinema ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu. Il pensiero va a quella città che ha lasciato anni fa per combattere i suoi fantasmi e ritrovare un senso dell’illimitato e di tranquillità, come ci disse quando la incontrammo nella primavera del 2019, accogliendoci in un bar di Prati, iniziando la nostra conversazione con la frase “È un momento difficile, tesoro”, citando il titolo di un suo disco e di una sua canzone.

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